recensione di F. Rinaldi
[
The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 2 recensione] - A conti fatti potremmo dire che questo film lo aspettavamo un po' tutti, chi più chi meno. Da una parte chi ha seguito la saga nel suo nascere e nel suo sviluppo ed è incuriosito dal finale, dall'altra chi non vede l'ora di assaporare un finale ben diverso: la conclusione dell'era Twilight.
Il regista è sempre Bill Condon. Si riparte quindi dalla "rinascita" di Bella sotto forma di vampiro: dopo la difficile gravidanza affrontata, Edward è costretto a trasformarla per salvarle la vita. Finalmente tutto sembra andare per il verso giusto, la famiglia Cullen ritrova la serenità sperata con la trasformazione di Bella e la nascita di Renesmee. La prima parte del film vede la giovane Kristen Stewart alle prese con il suo nuovo corpo, più forte e vitale. Lo testa, lo sperimenta ed impara anche a controllare la sua sete di sangue. Viene anche messa a conoscenza dell'imprinting che Jacob ha avuto per la figlia nel momento della nascita; dopo la presa a male iniziale si abitua all'idea. I due, lupo e bambina, saranno destinati a stare insieme per sempre (a quanto pare sono cose da lupi). La storia procede a gonfie vele fino a quando Irina non vede la bambina e ipotizza che quest'ultima sia immortale. Spiffera tutto ai Volturi che da buoni nemici dei Cullen altro non fanno che considerare Renesmee una minaccia per la loro razza. Ecco che i Cullen si metteranno alla ricerca di un cospicuo numero di testimoni per convincere i loro rivali che la vera natura della piccola Renesmee è un'altra. La seconda parte del film è quella che convince maggiormente, quantomeno perché si concentra solo sulla trama e presenta pochi elementi fini a se stessi che invece nella prima parte pullulano, come l'ormai immancabile spogliarello di Jacob: è proprio il caso di dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Volendo trovare un lato positivo (anche se non è necessario farlo) la battaglia finale è l'unico motivo per cui valga la pena vedere il film: finalmente qualcosa che si avvicina al vero fantasy. La trovata commerciale è bella e buona dato che la divisione in due parti dell'ultimo capitolo è alquanto inutile ed è chiaramente un modo per speculare sopra ad un fenomeno (isterico) mondiale, particolarmente redditizio. Alla fine il mondo è pieno di pesci e abboccheranno tutti allo stesso amo.
(La recensione del film "
The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 2" è di
Federica Rinaldi)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 2":