recensione di R. Gaudiano
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recensione La guerra è dichiarata] - Quando il cinema scuote, coglie nel segno, è perché un film come "La guerra è dichiarata" ha un carattere ed un modo di comunicare ben definiti grazie al lavoro che il regista e lo sceneggiatore compiono. In tutta questa costruzione c'è l'intenzione di costruire un messaggio socialmente attivo, che renderà consapevole il destinatario. Valèrie Donzelli, regista e sceneggiatore con Jérémie Elkaïm del film "La guerra è dichiarata" raccontano una storia, che all'inizio ha il sapore dolce di una favola meravigliosa: l'amore trionfa in tutta la sua potenza tra Romeo (Jérémie Elkaïm) e Giulietta (Valèrie Donzelli) ed è magicamente suggellato dalla nascita di un bambino, Adamo. La favola però non tarda a connotarsi di un alone buio. Adamo, a soli diciotto mesi manifesta la sua malattia: un cancro! Romeo e Giulietta gridano, imprecano, cadono, si rialzano, si asciugano le lacrime e come due soldati si preparano ad una guerra durissima. Si armano di positività, di speranza e riescono a sostenere il loro bambino nella dura battaglia contro il male. "La guerra è dichiarata" è un film corale, possente, che spezza i codici tra tradizione ed innovazione, nella durata delle inquadrature che si allungano oltre il necessario o al contrario si interrompono troppo presto. La velocità varia a secondo del momento, dell'umore, del posto. La narrazione accelera o rallenta, l'azione lascia il posto a lunghe conversazioni, con un montaggio di lunghi frammenti e movimenti di macchina, che si muove come un occhio, un'incarnazione dello sguardo umano, limitato ed interrogativo. Con una scrittura filmica efficace e convincente, Valèrie Donzelli e Jérémie Elkaïm portano sullo schermo un messaggio forte ed autentico: la speranza nella vita anche quando la morte è possibile, il sostegno insostituibile della coesione familiare che in momenti devastanti, come può essere una grave malattia, agisce da parafulmine al male e si rivela l'unico vero porto sicuro. Sulle note di una bellissima colonna sonora, i due cineasti Jérémie Elkaïm e Valèrie Donzelli, mettono a nudo la loro vera storia, la grave malattia del loro figlio Gabriel, malattia che ha tenuto sospeso il futuro di un domani possibile. Malattia che loro, da genitori, hanno guardato dritto negli occhi fino ad esorcizzarla, includendola, con forza e coraggio, nella routine della quotidianità. "La guerra è dichiarata" ha avuto sei nomination ai César 2012 come miglior film francese, miglior regia, miglior attrice (Valèrie Donzelli), miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, miglior suono. In effetti si tratta di un film che mostra con sincera bravura un racconto che ha una morale straordinaria, ma nello stesso tempo riesce alla perfezione a mostrare il cinema, con le sue immagini, gli sguardi, i silenzi, i dialoghi, la fotografia, il suono. La mdp coglie i personaggi, cammina con loro, li scruta, mette a nudo l'amore, la gioia, e poi la disperazione e la tensione, l'attesa ed infine il lento meritato ritorno alla normalità della vita.
(La recensione del film "
La guerra è dichiarata" è di
Rosalinda Gaudiano)
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