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IL DITTATORE - RECENSIONE
Il Dittatore recensione
Recensione

il dittatore recensione
[recensione Il Dittatore] - Ali G., Borat, Bruno, tre nomi dal suono internazionale che in comune hanno la stessa cosa, ovvero il noto comico Sacha Baron Cohen; infatti, i tre non sono altro che personaggi che lo hanno reso famoso fino a oggi al grande pubblico (il secondo più di tutti). Ora il nostro torna sugli schermi cinematografici con un altro graffiante soggetto da satira, ovvero l'ammiraglio generale Haffaz Aladeen, sovrano dello Stato nord africano Wadiya, protagonista di un film intitolato con l'unica parola che può venir in mente pensando a lui: Il dittatore. Il feroce e sanguinario uomo di potere esercita con una certa ilarità quello che miriadi di suoi simili si sono permessi di fare nei loro paesi: Kim Jong, Saddam Hussein, Fidel Castro sono niente al suo confronto. Questo fino a quando non intraprende un viaggio d'affari negli Stati Uniti, dove, vittima di un attentato, si ritrova a girovagare come un qualsiasi extracomunitario senza essere riconosciuto (gli è stata tagliata l'inconfondibile barba alla Castro). E fa quindi la conoscenza della bella Zoey (Anna Faris), cercando, allo stesso tempo, di fermare i malvagi piani dell'uomo che lo vuole morto, lo zio Tamir (Ben Kingsley). Si sa, Baron Cohen quando si tratta di far ridere con una certa irriverenza non lascia a desiderare e chi conosce i suoi passati ruoli sa di cosa si parla. Non è da meno Il dittatore, film di fiction, e non candid camera come Borat e Bruno, che della satira pungente ne fa un punto di forza. La carica comica e le battute travolgenti non mancano, le volgarità la fanno da padrone e le gag trovano un loro perché, anche quando non sono troppo originali (lo sketch del telefono cellulare nella pancia s'era già visto addirittura nel nostro Natale in Sud Africa). Ciò che preme dire, però, è che quello che Il dittatore propina, alla fine, è solo comicità di grana grossa che molte produzioni simili, ma meno considerate, hanno sempre utilizzato. Quindi, non è perché in ballo c'è della satira sul mondo del terrorismo che bisogna ritenerlo più interessante, anzi, in fin dei conti Baron Cohen (che già è stato frettolosamente paragonato a Peter Sellers per la sua camaleontica comicità) altri non è che un pagliaccio intelligente, fine a se stesso e convinto di lanciare importanti messaggi sarcastici tramite ogni sua creazione. Per l'effetto risate ciò può anche funzionare, ma se si pensa di far ragionare lo spettatore con materiale del genere siamo lontani. Sicuramente, trattando le stesse tematiche ha dato più un film come Team America che questo. Però una certezza c'è: alla fine si ride tanto e anche di cuore. (La recensione del film "Il Dittatore" è di Mirko Lomuscio)
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