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POKER GENERATION - RECENSIONE
Poker Generation recensione
Recensione

poker generation recensione
[poker generation recensione] - Deludenti gli incassi al botteghino per Poker Generation. Il film, uscito in Aprile, è la prima pellicola italiana sul poker texas holdem, la versione americana del gioco del poker, negli ultimi anni divenuta popolarissima anche in Europa. Preceduto da una grande campagna pubblicitaria, la pellicola ha però innescato una serie di polemiche, che forse hanno pesato sugli incassi. Associazioni dei consumatori ed anche dei parlamentari volevano che il film fosse vietato ai minori di 18 anni, sostendendo che lasciasse trasparire un messaggio non veritiero sul gioco d'azzardo, ossia quello di vincite facili e di soluzione ai problemi economici. Inoltre, anche il governo era stato accusato di aver finanziato il film con soldi pubblici. Polemiche poi rientrate dopo le dichiarazioni del ministro Ornaghi, ma che, come detto, probabilmente hanno inciso sul risultato al botteghino. Diretto da Gianluca Mingotto, il film racconta la storia di due fratelli di Scicli, in Sicilia. Completamente diversi l'uno dall'altro e di famiglia povera, Filo e Tony hanno una sorella minore, Maria, che ha bisogno di cure costanti e costose. E la situazione, inoltre, è aggravata anche dalla perdita del lavoro da parte del padre (Francesco Pannofino). I due fratelli, contro la volontà dei genitori, decideranno di andare a Milano; la loro intenzione è quella di introdursi nell'ambiente del poker sportivo con la Voglia di Vincere le migliori slot machine. Ma a Milano, dopo le prime vincite, Filo e Tony si allontaneranno e si ritroveranno da avversari al tavolo finale del Betpro Malta Poker Dream. Il fim non svela chi sarà il vincitore tra i due, ma dalle scene conclusive si intende che la vittoria sarà della loro famiglia. Certamente la sceneggiatura non è ai livelli di altri film cult sul poker, come Il Giocatore, ma in generale Poker Generation offre al pubblico una storia godibile con lieto fine. Ad ogni modo i produttori sembrano tutt'ora indifferenti allo scarso successo nelle sale; probabilmente il giro pubblicitario che ruota attorno al film è andato oltre le aspettitive, visto il grande successo dei casinò online, attraverso i quali, oltre al poker, gioco principe al momento, si può giocare ai dadi, alla roulette, fare partite di blackjack o di chemin, come se si fosse in una vera sala da gioco.
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