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LA CITTA' IDEALE - RECENSIONE

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recensione di E. Lorenzini

[La città ideale recensione] - Il debutto alla regia di Luigi Lo Cascio non poteva essere più in linea con il temperamento del Lo Cascio attore: un connubio d'anime, quello tra direttore e interprete della scena, che, se onora la coerenza dell'artista, non decreta certo il successo de La città ideale. Anzi. La vicenda, a metà tra reale e improbabile, dell'architetto palermitano Michele Grassadonia, che nella ridente Siena viene incolpato di un delitto senza averne visto altro che il cadavere, è il viatico perfetto per la mimica intensa e perturbata dell'attore siciliano, cassa di risonanza delle sue performance monocordi improntate alla riflessione e all'eticità. Peccato però che l'ambientazione sia fumosa e snaturata, che lo script si perda in una matassa di spunti critici, digressioni ambiziose e personaggi collaterali tanto stereotipati quanto superflui, che lo stesso Lo Cascio finisca preda del suo ideale filmico, fatto di slogan civili e velleità letterarie, senza davvero riuscire ad animarlo. La città ideale, che avrebbe potuto raccontare il dramma di un uomo retto e sensibile fagocitato dai cavilli di una burocrazia ottusa, evapora nel tentativo di raccordare una quantità di progetti narrativi, dalla denuncia sociale al mistery metropolitano, dalla tragedia esistenzialista al noir anni Settanta. Troppo, per un solo film. E troppo, decisamente troppo, per una prima volta in cabina di regia. La scelta di accollarsi scrittura, orchestrazione e voce solista è di per sè foriera di rischi. Se a ciò si aggiunge un gusto, coltivato a cavallo tra cinema e teatro, per i sottotesti, lo studio delle malattie postmoderne e le citazioni d'autore, l'inconsistenza è assicurata. Alla Città ideale manca il terreno sotto i piedi: una base stabile e continua, la rispondenza tra progetto e fattura, la capacità di tradurre in immagini e parole un'ipotesi narrativa. Dispiace, perchè le intenzioni c'erano. Anche troppo, forse. (La recensione del film "La città ideale" è di Elisa Lorenzini)
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