Cinema4Stelle

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

CON CUORE PURO - RECENSIONE
Con cuore puro recensione
Recensione

recensione di R. Gaudiano
[Con cuore puro recensione] - Delizioso documentario, "Con cuore puro", prende l'Amore per le corna e argomentando per temi, consuetudini e rivelazioni individuali, ne sviscera un universo umano che ruota inesorabilmente intorno a questo sentimento nato con l'uomo stesso. Da un'idea di Lucrezia Le Moli (qui regista) e Amedeo Guarnieri (qui sceneggiatore), "Con cuore puro" interroga giovani e non, poeti, scrittori, filosofi sull'essenza straordinaria del sentimento amoroso, magico come la stessa vita, passionale come il fuoco che arde, folle perché, come dice Galimberti, l'amore si veste di follia per prorompere nell'impeto delle emozioni forti, annientando la parte razionale che è in ognuno di noi. Questo straordinario sentimento, motore della vita stessa, ha cambiato la sua essenza, il suo fine, la sua funzione di garante di stabilità nella nostra contemporaneità? La struggente allegoria della favola di Oscar Wilde "Il pettirosso e la rosa" introduce con una certa malinconia la crudeltà dell'amore violato, ingannato, deriso, tradito dal cinico opportunismo. Eppure l'amore si cerca e, quando lo si trova, nel nostro corpo avviene un meraviglioso cocktail di elementi chimici, un'esplosione di forza positiva ed intensa, pulsante, ineguagliabile, che … secondo l'antropologo Marc Augè sarebbe inevitabilmente destinata ad affievolirsi, anche in breve tempo e lasciare il posto ad un dopo solitario nel quale ricomincia l' attesa di un altro amore possibile. L'Amore riflette anche le epoche. Il romanticismo nel sentimento amoroso, che durava tutta la vita, ha caratterizzato buona parte del XIX e inizio del XX secolo, che ha visto successivamente la conquista per la donna del controllo della riproduzione ed il significativo capovolgimento epocale per quel che riguarda la libertà per entrambi i sessi sull'atto sessuale. Sesso e Amore sono due facce della stessa medaglia? Umberto Galimberti dice appunto che se ami, comunque vivi una dimensione di vulnerabilità. Congiungi i corpi, fai l'Amore, ma quando i corpi si separano il "noi" è scisso dalla sua dimensione corporea e l'ognuno teme che l'amore germogliante, il miracolo, possa finire. Se si fa sesso e non si è innamorati, il filosofo Remo Bodei sostiene che il sesso rimane un piacere edonistico, un'avventura, il gioco del concedersi. Il sesso è godimento, libertà, ma l'amore soffre questa condizione di svuotamento. Nel sesso senza amore (diciamola alla Rosalia Porcato) è l'ebbrezza amorosa che viene a mancare, quell'ebbrezza che sconvolge e colora di luce la vita stessa. La ricerca del piacere è diventata una caratteristica della nostra contemporaneità, nella quale i matrimoni hanno cambiato il patto iniziale di eterna fedeltà. Essi nel loro crepuscolo raramente raggiungono la famosa terza fase, tanto cara alla poetessa Maria Luisa Spaziani, fase in cui l'amore coniugale si fa simbolo e si perpetua in altra forma. In "Con cuore puro", l'ottima regia di Lucrezia Le Moli comunica con discrezione, senza cadere in giudizi di parte, l'universo umano del sentimento amoroso, che può essere passione folle, tiepida e talvolta forviante, quando chi ama è innamorato dell'amore stesso in una frustrante ripetizione coatta. Da vedere. (La recensione del film "Con cuore puro" è di Rosalinda Gaudiano)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "Con cuore puro":




Torna ai contenuti | Torna al menu