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COME NON DETTO - RECENSIONE

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Come non detto recensione

[Come non detto recensione] - Ironicità vivace, dipinta con colori accesi, per vestire a festa un argomento che scuote, disorienta, non ammesso: l'omosessualità. Mattia (Josafat Vagni) è fidanzato con Eduard (Josè Dammert), madrileno. I genitori di Mattia, mamma Aurora (Monica Guerritore) e papà Rodolfo (Ninni Bruschetta), non sanno dell'omosessualità di Mattia, che ha organizzato il suo trasferimento a Madrid per evitare il coming out. Ma le cose non vanno come Mattia vorrebbe ed il ragazzo deve fare i conti non solo con la realtà delle cose, ma con verità che non possono essere taciute, soprattutto a se stessi. L'idea della storia è di Roberto Proia che ha scritto la sceneggiatura del film. Una storia, quella di Mattia, se vogliamo scomoda, ma affrontata con una giusta ilarità, tale da rendere le problematiche di un ragazzo omosessuale libere da tabù e pregiudizi. Mattia alla fine riesce a guardarsi allo specchio, ad accettarsi per quello che è ed affrontare così il suo mondo di affetti. Aiutato da amici che lo sostengono e lo supportano, come Stefania (Valeria Bilello) e Giacomo-Alba Paillettes (Francesco Montanari), Mattia acquista sicurezza, ma soprattutto convinzione di non nascondere più la sua soggettività. Diretto dall'esordiente Ivan Silvestrini, "Come non detto" è una piacevole commedia, senza pretese, che a tratti scivola nello stereotipato e richiama un po' l'ilarità del messaggio ironico di "Mambo Italiano"di Émile Gaudreault, in cui l'omosessualità è una realtà che non può essere ignorata, ma affrontata bene come a cerchi concentrici: se stessi, la famiglia e la società in cui viviamo. Tutto sommato ben vengano prodotti cinematografici come questo "Come non detto" che coniugano messaggi scottanti ad una riflessione di riuscita commerciale, mix che giova ed aiuta a svilire e rendere più chiare situazioni normali, giudicate invece vergognose, umilianti e ghettizzanti. (La recensione del film "Come non detto" è di Rosalinda Gaudiano)
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