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CHE COSA ASPETTARSI QUANDO SI ASPETTA - RECENSIONE
Che cosa aspettarsi quando si aspetta recensione
Recensione

recensione di E. Lorenzini
[Che cosa aspettarsi quando si aspetta recensione] - Storie episodiche tratte da best seller che predicono il futuro (vedi, su tutti, il recente "La verità è che non gli piaci abbastanza") possono funzionare. Il collage è una tecnica assodata: movimenta il ritmo, moltiplica i punti di vista, tiene alla larga il pericolo noia. Ma il collage è anche difficile da assemblare: troppo slalom disorienta lo spettatore, scenari troppo diversi tra loro lo allontanano dal leitmotiv, personaggi troppo egocentrici sopprimono i più dimessi. Kirk Jones, regista dei poco memorabili "Svegliati Ned" e "Nanny McPhee", si improvvisa collagista, forse convinto che la presenza di un libro ispiratore (l'acclamato "Che cosa aspettarsi quando si aspetta", bibbia per gestanti e familiari lanciata sul mercato nel 1985 da Heidi Murkoff) basti a tenere insieme i pezzi della sua opera. Ma si sbaglia. L'errore di Jones è quello di chi si avvinghia al canovaccio per mascherare la mancanza di inventiva: e il risultato è il tema di italiano copiato dal manuale, tonicamente piatto, educato e anonimo, retorico e qualunquista. Non bastano Jennifer Lopez e Cameron Diaz a fare di questa sit-com indecisa un ingranaggio comico brillante. Al contrario: le performance impostate delle star aumentano il fastidio per gli spunti sottovalutati, i drammi ridotti a stereotipi, i caratteri estremizzati e le soluzioni prevedibili. Eppure la tematica c'era: l'attesa, le aspettative, i dubbi, i terremoti innescati dalla notizia di una vita in arrivo. Genitori impreparati, coppie in crisi in cerca di un nuovo collante, carrieriste anti-biberon a confronto con il proprio destino biologico: di materiale succulento per imbandire una riflessione interessante e non banale su una tappa cruciale della vita ce n'era. Eccome. E invece ci si ritrova a (sor)ridere di poche, isolate gag (perlopiù pilotate dal sempre verde Chris Rock) e a pensare, per il resto del tempo, che molte (tante) cose potevano essere dette o inscenate diversamente. (La recensione del film "Che cosa aspettarsi quando si aspetta" è di Elisa Lorenzini)
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