SERENITY
 

recensione serenity

 
É la storia dal comandante Malcom “Mal” Reynolds (Nathan Fillion) e del suo coraggioso equipaggio che a bordo dell’astronave cargo Serenity rimangono coinvolti in una vicenda in cui si intrecciano tecnologie belliche occulte, medicina al servizio del controllo sociale, apparati segreti dello Stato e magia. Venuto per caso in contatto con la medium River Tam (Summer Glau) e con suo fratello il dottor Simon Tam (Sean Maher) fuggitivi provenienti dal settore controllato dal Parlamento, l’equipaggio del Serenity comincia una lunga battaglia per divulgare una verità celata. Vengono inseguiti in una lotta feroce e senza quartiere da un misterioso agente/killer governativo dai poteri sovrannaturali che cerca in ogni modo e con ogni mezzo di farsi consegnare la ragazza e di impedire la divulgazione di informazioni segrete.  
 
Joss Whedon (regia, soggetto e sceneggiatura) utilizza magistralmente in questo bel film di fantascienza effetti speciali di grande impatto senza mai tracimare nella spettacolarità fine a sé stessa. Al contrario di molte pellicole dello stesso genere apparse nelle sale negli ultimi anni, Serenity riesce a dimostrarsi un prodotto tecnologicamente all’avanguardia mantenendo solidità di soggetto e narrazione. In questa sto-  
ria i valori coinvolti e rappresentati sono di straordinaria attualità e anche solo per questo il film meriterebbe di essere visto. Vengono affrontati temi come significato di democrazia in una società tecnologicamente avanzata, libertà di pensiero e divulgazione delle notizie. La centralità dell’informazione e delle implicazioni politiche che il controllo di esse comporta è più che mai pertinente. E’ la postazione di teletrasmissione di Mister Univers (David Krumholtz), l’uomo che diffonde messaggi pirata in tutto l’universo, l’avamposto dove si gioca la partita fondamentale per la sopravvivenza e per la dignità della vita umana. Il messaggio di Whedon però va anche oltre. Il detective con licenza di uccidere (interpretato da Chiwetel Ejiofor) incaricato del Parlamento, crede davvero nella bontà della propria missione e nel mondo migliore che vuole costruire, tema attualissimo nel panorama odierno in cui il terrorismo commette azioni efferate in nome di un ideale superiore. Non più dunque il vetusto e prevedibile schema hollywoodiano che vuole totalmente buoni da una parte e totalmente cattivi dall’altra, ma finalmente una molteplicità di prospettive che abbracciano diversi modi di intendere uno stesso...(segue)
 
 
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