OLE'
 

olè recensione

 
Ci siamo, è Natale e arrivano i film da mettere sotto l'albero. Quest'anno la curiosità più intrigante pare essere il destino dei due film che vedono come protagonisti i componenti della coppia scoppiata, che per anni ha campato sul cliché natalizio. Christian De Sica passa il suo Natale a New York sotto la direzione di Neri Parenti, e Massimo Boldi invece arriva sugli schermi con Olé, per la regia di Carlo Vanzina, che firma anche la sceneggiatura insieme al fratello Enrico. Senza sforzare troppo la fantasia i due fratelli, che rivendicano la loro paternità sui film di Natale in contrasto con Aurelio De Laurentiis (ma di questo parleremo riferendo della conferenza stampa), ci raccontano la storia del professore di matematica Archimede Formigoni (Massimo Boldi) e l'insegnante di lettere Sasà Rondinella (Vincenzo Salemme) che si detestano  
 
per una vecchia questione di cuore. I due professori accompagnano gli studenti di un liceo milanese in Spagna per la classica gita scolastica. Le loro strade si incrociano con quelle di un gruppo di studentesse americane scortate da un'avvenente insegnante (Daryl Hannah); con un' attricetta tutta fuoco (Natalia Estrada) che ha un amore clandestino con Diego Della Vega (Armando De Razza) imparentato con la famiglia  
reale; con un parrucchiere di Ostia, Enrico Antonelli detto Figaro (Enzo salvi) accompagnato da una volgarissima ma conturbante manicure (Francesca Lodo). Tra amori, malintesi e cantonate, foto compromettenti e fughe amorose, si acuisce la rivalità tra i due insegnanti di liceo ma alla fine, inutile dirlo, tutto finisce in gloria. Olé non sfugge ai canoni della comicità facile e non convince col suo intreccio troppo prevedibile. Ma ha due pregi che lo distinguono da altri film del genere: non è eccessivamente volgare, e la trama non accenna neppure al Natale, e la cosa non è di poco conto alla vigilia delle festività. Vedremo come sarà accolta dal pubblico la nuova coppia Boldi-Salemme, che per quanto ci riguarda funziona, ma meriterebbe migliori sceneggiature. Boldi interpreta il suo personaggio come sa fare Boldi, e Salemme è bravo a reggere un ruolo dal sapore un po' stantio. Degli altri interpreti si può dire che sono dignitosamente adeguati a una storia adatta agli adulti e agli adolescenti, a patto di non aspettarsi granché. Una curiosità: Olé in un primo tempo prevedeva la partecipazione di Sharon Stone nel ruolo dell'insegnante americana, ma questo avrebbe fatto lievitare i costi molto oltre il previsto e non se ne è fatto niente. Ma che importa, Daryl Hannah che ha sostituito la Stone, sebbene un po' invecchiata, è sufficiente.


(recensione di Claudio Montatori )
- La conferenza stampa del film


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