L'ATALANTE  
  Scopo di questa rubrica è analizzare i grandi CAPOLAVORI del '900 e quindi di IERI. Contestualizzarli ad OGGI per capire se la prova del TEMPO li ha resi ETERNI o superati. Verranno presi in esame solo opere che all'epoca venivano considerati CAPOLAVORI per capire, analizzando il contenuto e la forma, gli aspetti che li hanno resi tali da essere, circoscritti al loro TEMPO per ovvi motivi sociali o, ETERNI anche OGGI e DOMANI.  
 

"L'Atalante", vera e propria esperienza visiva, l'emblema assoluto del grande amore per il mezzo cinematografico, e al tempo stesso straordinario esempio di come si possano coniugare sperimentazione, arte visionaria e contemporaneità, attraverso una sceneggiatura che riflette tangibilmente i gusti dello spettatore comune dell'epoca. E pro-

 
  babilmente anche quelli delle generazioni successive. Per il capolavoro di Vigo, l'effetto cronologico è assai importante: "L'Atalante" venne completato il 26 Luglio del 1933, prodotto da Jean-Jacques Guinée. Il 5 Ottobre dello stesso anno muore Jean Vigo. Il 12 Settembre il film è stato proiettato per la prima volta in un cinema di Parigi, in una versione rimaneggiata e censurata che ne ha particolarmente debilitato il suo spirito originario. Nel 1940 venne proiettata un'ennesima versione ricomposta del film, ma solo nel 1990 grazie a un'accurata ricerca e a un restauro filologico, è stato possibile vedere il film vicino allo spirito della pellicola originale. Noto anche come "Le chalande qui passe" (dal titolo di una canzone francese imposta dai produttori contro il volere del regista), "L'Atalante" è uno dei film più controversi della storia del cinema (viste le sue vicissitudini) e al tempo stesso uno dei più perfetti esempi di Arte Cinematografica mai realizzati. Non a caso, può
 
 
vantare a distanza di tanti decenni pedissequie imitazioni ("Gli amanti di Point-Neuf" di Carax) o veri e propri tributi (dalla Campion di "Lezioni di piano" al "nostrano" Crialese di "Respiro"). Rivisto oggi, il film di Vigo non è affatto invecchiato: ogni sequenza tocca i territori dello stupore, donando allo spettatore un'inquieta armonia che si sviluppa paradossalmente attraverso il "disarmo originariamente armonico" della  
 
  vicenda. Il film ha inizio nella provincia francese, dove una coppia di novelli sposi cammina a braccetto verso un'insolita dimora, ovvero un barcone fluviale (dal nome che dà il titolo al film) accompagnata da un corteo nuziale ora rigoroso ora benpensante (tra i referenti, Pierre e Jacques Prevert in persona). Juliette e Jean salpano a bordo del "galleggiante" guidato da un mozzo e da un vecchio marinaio rozzo e ubriacone, Père Jules (Michel Simon), ricoperto di angusti tatuaggi, perso tra innumerevoli gatti e una cabina piena di meraviglie, comprate nei mercatini sparsi per il mondo, testimonianze dei suoi tanti viaggi planetari. La donna si trova a disagio in un mondo non suo, prettamente "maschile", dominato dal realismo prefabbricato della felicità, dal feticismo illusorio degli oggetti custoditi da Père Jules. Al tempo stesso, è affascinata dalla rozza vitalità di quest'uomo, dalla sua cocente ciarlataneria, e questo suscita le gelosie del neo-consorte mentre il battello punta dritto verso la città dei sogni, Parigi. Il rapporto prevaricante di Jean nei confronti del marinaio diventa ambivalente: da una parte prevale il potere sociale nei suoi riguardi, dall'altra la gelosia nei riguardi della moglie. Una volta salpati a Parigi, i due si trovano ancora più divisi di prima: la donna si lascia corteggiare da un simpatico artista da strada, e Jean, irretito, la riporta al barcone con l'intenzione di andarsene presto. Ma Juliette, una notte, fugge di nascosto verso la grande città, e Jean, sconvolto, decide di far partire "L'Atalante" senza di lei. A questo punto è Jean ad avere bisogno di una "guida psicologica" e sarà proprio Pèere Jules, solitamente subordinato ai suoi ordini, a "occuparsi" di lui: Jean è un'altra persona, è distrutto e si dà all'alcool, finisce per buttarsi in acqua alla ricerca "del volto della moglie" (seguendo la convinzione di Juliette che...(continua)  

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005. Tutti i diritti sono riservati.