IL MIO MIGLIORE AMICO
 

conferenza stampa

 
Il suo film ruota attorno al tema dell'amicizia ma anche del denaro. Il denaro è nemico dell'amicizia?
Amicizia e denaro non vanno daccordo, l'amicizia in quanto tale deve essere disinteressata. Si basa sull'assistenza reciproca e quindi si può aiutare anche attraverso il denaro un amico in difficoltà. Ma l'amicizia deve essere disinteressata.
Oggi c'è una tendenza generale a pensare di poter comprare qualunque cosa, è ciò che voleva dire nel suo film?
Non ho pensato consapevolmente di affrontare questo argomento, ciononostante nel mio film, inevitabilmente si parla anche di questo. È vero che oggi c'è la tendenza a pensare che si possa comprare tutto, e io penso che questa sia una cosa terribile.
 
 
Secondo lei è vero che è più facile per le donne avere degli amici?
Non so rispondere esattamente. Penso che per coltivare delle amicizie ci voglia del tempo da dedicargli, e siamo troppo presi dal lavoro, dalla carriera per trovare il tempo di interessarci, incuriosirci della vita degli altri. Effettivamente mi capita di osservare che le donne hanno più amici degli uomini, ma non saprei dire perché. Nella mia carriera ho già fatto film dove i protagonisti erano coppie di amici, ma il tema non era, come questa volta, l'amicizia. Cerco sempre di distaccarmi dai miei film precedenti.
Questo è il suo 4° film con Auteil, lui lavora molto, non sembra avere molto tempo, siete amici voi due?

Le amicizie nel mondo del cinema sono piuttosto bizzarre, perché ci si frequenta intensamente per tutta la lavorazione del film e poi magari, tra un film e l'altro non ci si frequenta più, ciò non toglie che possano però essere delle amicizie anche profonde.
Si dice che lei abbia intenzione di girare altri 3 film e poi chiudere la sua carriera di regista. Perché?
La mia decisione di smettere, deriva dal fatto che non voglio che la mia creatività si affievolisca. Ho già deciso quali saranno i prossimi tre film e poi smetterò. Amo fare il regista e per questo grande amore mi comporto come Anna Galiena ne "Il marito della parrucchiera" che, sapendo che l'amore eccezionale che la lega al marito non sarà eterno, sceglie di uccidersi quando è all'apice della sua relazione. Naturalmente non voglio suicidarmi, semplicemente mi occuperò d'altro.

(di Claudio Montatori )

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