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Zombieland Doppio colpo recensione] - Uno dei commenti più diffusi nei confronti di un sequel è che "non è necessario". Se chiedete per esempio a qualche critico cosa ne pensi di Doctor Sleep è molto probabile che la risposta che ne riceverete è "non necessario". Ma cosa è "necessario"? Quale film è "necessario"? Shining è "necessario"? Qualcuno, prima di vederlo, avrebbe potuto dire che era "necessario"? (a proposito, a noi Doctor Sleep è piaciuto quindi, necessario o no, siamo contenti di averlo visto). Zombieland – doppio colpo di sicuro non è necessario. Non era necessario nemmeno Benvenuti a Zombieland, uscito ormai 10 anni fa, un po' perchè non ci ha dato allora l'impressione che fosse un film epocale, un po' perchè durante questi 10 anni non ci sembra abbia lasciato segni particolari. A voler essere onesti, pensavamo addirittura che in questi 10 anni se lo fossero dimenticati pressoché tutti (noi no perché eravamo fan di Jesse Eisenberg, prima che si stirasse i capelli per "Now you see me"), invece qualcuno ha pensato, 10 anni dopo, di trarne un sequel per cui, almeno per qualcuno, necessario lo è, e noi, necessario o no, ce lo teniamo. Anzi, diciamo di più, vedendolo, ce lo teniamo anche volentieri, a dispetto dei tanti film "necessari" che invece ci hanno solo infastidito, deluso, annoiato, a volte fatto imbestialire, per la supponenza, la prosopopea, per la fuffa mascherata da autorialità. Diretto ancora da Ruben Fleischer, Zombieland – doppio colpo ripresenta tutto il cast al completo (Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone e Abigail Breslin alla quale i 10 anni trascorsi non hanno fatto granchè bene) all'insegna della più assoluta idea di continuità, con l'aggiunta di qualche nuovo inserimento, comunque accessorio (Luke Wilson, accessorio a prescindere, Rosario Dawson, Zoey Deutch). Un "on the road again", dalla trama semplice e lineare, personaggi e interpreti simpatici, gag divertenti pur non brillando per sagacia, ritmo sostenuto e costante, citazioni pop (Terminator, i Simpson, The walking dead) e qualche lampo di ingegno come ambientare parte della vicenda alla Casa Bianca o a Graceland nell'epoca degli zombie. Alla fine c'è spazio pure per Bill Murray. Se non è necessario lui?!?
(La recensione del film "
Zombieland Doppio colpo" è di
Mirko Nottoli)
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