Trama
ZERO IN CONDOTTA
di Gaetano Sandri
In un collegio parigino diretto da un nano, alcuni ragazzi, durante la notte, fanno un gran baccano in camerata ed il giorno dopo vengono puniti con "zero" in condotta. Contro la decisione del direttore si ribellano e preparano un piano di rivolta incruenta, ma senza esclusione di colpi: "La guerra è dichiarata, abbasso le punizioni, abbasso gli spioni... viva la rivolta!". Il giorno dopo una cerimonia ufficiale dentro il collegio viene contestata e disturbata: mentre tutti i notabili e le autorità fuggono, i ragazzi svolazzano in cielo come angeli liberi...
Idea Centrale
L'infanzia soffocata e oppressa dagli adulti.
Analisi
II film contrappone l'universo ipocrita e conformista della società borghese contro la libertà e la rivolta anarchica dei collegiali. La scelta di Vigo fu quella di far agire come protagonisti ragazzi comuni, come se ne trovano in ogni collegio, concentrando su di loro sentimenti come l'utopia, l'affetto e l'emotività e convogliando il sarcasmo più feroce sugli adulti, sul potere e sulle istituzioni. Anarchico, irriverente, surreale e poetico, di grande portata innovativa per l'epoca, con grandi eredi (Truffaut) e molti imitatori.
Note e curiosità
L'esito della prima proiezione, avvenuta il 7 aprile 1933, fu disastrosa: dura la reazione del pubblico, debole l'appoggio degli intellettuali e contrari i gestori, poiché presentava assenza quasi totale di qualità commerciali. Fu sottoposto a pesanti tagli, sia da parte della produzione che da parte della censura, e in Francia venne rimesso in circolazione solo nel 1945. (Da i "201 film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)