Trama
VIAGGIO A TOKYO di Yasujiro Ozu
Shukishi e Tomi Hirayama, due anziani coniugi, si recano a far visita ai loro due figli che vivono a Tokyo con le rispettive famiglie: uno è medico e l'altra parrucchiera. Essi si dicono molto contenti della loro visita, ma i vecchi si accorgono, dopo un po' che i figli non hanno tempo da dedicare a loro. Solo la nuora, Noriko, li accompagna in giro per la capitale. I due genitori vengono sistemati, per il fine settimana, nella stazione termale di Atami, ma si sentono tanto a disagio che decidono di ritornare a casa. Durate il ritorno la vecchia Tomi muore per un malore. Dopo i funerale Noriko è la sola a restare per far compagnia al vecchio che, commosso, consiglia di risposarsi con un altro.
Idea Centrale
L'indifferenza dei figli nei confronti dei genitori e l'incomunicabilità fra due generazioni profondamente diverse in un periodo di cambiamenti.
Analisi
"Viaggio a Tokyo" mostra il passaggio dal vecchio Giappone, con i suoi antichi valori ad un Giappone frenetico che mira all'industrializzazione e non ha più tempo nè per le tradizioni, nè per ascoltare ed accudire ai vecchi. Questo conflitto vieni messo in risalto anche dal confronto tra l'ambiente sereno di provincia e quello frenetico della città. Con l'intento di rendere familiare una cultura lontana, il regista mira all'essenzialità e riesce a svelare appieno l'animo dei suoi personaggi.
Note e curiosità
"Viaggio a Tokyo" è il più noto film di Ozu in Occidente ed uno dei suoi capolavori. Il soggetto è tratto da Cupo tramonto di Leo McCarey (1937). (Da "201 film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)