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Unbroken recensione] - Maggio 1943. Louis Zamperini (Jack O'Connell) è un giovane atleta olimpionico statunitense, figlio di immigrati italiani. Entrato a far parte dell'esercito americano a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale, si ritrova ad eseguire insieme al suo gruppo una missione di salvataggio. Il bombardiere su cui si trovava ha, sfortunatamente, un guasto al motore e precipita nel mezzo dell'Oceano Pacifico. Solo Louis e due membri dell'equipaggio, l'amico Russell Allen "Phil" Phillips (Domhnall Gleeson) e Francis "Mac" McNamara (Finn Wittrock) riescono a sopravvivere al disastro.
Dispersi nel mezzo del nulla saranno costretti a trascorrere 47 giorni a bordo di due piccoli gommoni, ritrovandosi a dover affrontare la forza distruttiva del mare e scontrandosi, quindi, con una dura prova di sopravvivenza. Quando una nave sembra poterli portare in salvo si accorgono che in realtà i salvatori non sono altro che membri dell'esercito giapponese, acerrimo nemico di guerra, che li catturerà e li trasporterà in durissimi campi di prigionieri di guerra.
Tratto dal libro di Laura Hillenbrand, edito per la prima volta nel 2010 e diventato subito un bestseller (tre milioni di copie nel mondo e tradotto in ben 31 paesi), è l'emozionante e quasi incredibile storia vera dell'indistruttibile mezzofondista americano. Terza prova della Jolie dietro la macchina da presa dopo il documentario "A Place In Time" del 2007 e "Nella Terra Del Sangue e Del Miele" del 2011. Anche in quest'ultimo film la regista aveva affrontato il tema della guerra (quella scoppiata nel 1992 in Bosnia ed Erzegovina) e aveva mostrato la situazione di prigionia nei campi di concentramento.
Con tre nominations agli Oscar (Miglior Sonoro, Miglior Montaggio sonoro e Miglior Fotografia) conta sulla sceneggiatura di due grandi del cinema americano, Joel e Ethan Coen e sull'ottima fotografia di Roger Deakins (la bellissima resa delle immagini è forse uno dei maggiori punti di forza del film, accompagnate dalle musiche sempre azzeccatissime di Alexandre Desplat che le rendono di una potenza quasi incomparabile). Deakins ha accompagnato i Coen in diversi film, tra cui Fargo e Non è un Paese Per Vecchi.
Nelle più di due ore di film viene messa in luce la forza e la speranza di un uomo eccezionale e la crudeltà della guerra. Un film estremamente patriottico, come è solito il cinema americano: dipingendo i soldati statunitensi come buoni e coraggiosi, mentre i giapponesi come unici malvagi e inumani, pecca forse un po' di obiettività. Il culmine è rappresentato nella scena, rasente l'assurdo, in cui il protagonista stremato dalle torture inflitte, solleva straordinariamente una pesante trave davanti allo sguardo incredulo e quasi impaurito dell'ufficiale Mutsushiro "The Bird" Watanabe (la star nipponica Miyavi).
Un perfetto prodotto Americano (strano come l'Academy non l'abbia nominato come Miglior Film) che però non convince pienamente il resto del mondo.
(La recensione del film "
Unbroken" è di
Liliana Pistorio)
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