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Un Natale stupefacente recensione] - Alla vigilia delle feste natalizie, zio Remo (Lillo) e zio Oscar (Greg) sono improvvisamente costretti a prendersi cura di Matteo (Niccolò Calvagna), il loro nipotino di 8 anni. I genitori di Matteo sono stati arrestati, a torto o a ragione, perché il formaggio di loro produzione viene giudicato molto… stupefacente. I due zii si trovano all'improvviso ad affrontare una situazione che capovolgerà la loro quotidianità e…anche le loro vite. Zio Oscar, musicista si fa per dire, single ed incallito sciupafemmine e lo zio Remo, meccanico non per scelta, appena separato dalla moglie Marisa (Paola Minaccioni), geloso del nuovo compagno dell'ex moglie, un coatto tatuatore (Paolo Calabresi), prendono in consegna il piccolo Matteo. E come da copione, quando si prende in affido un minore, al cospetto di zio Remo e zio Oscar si presentano due zelanti ed equivoci assistenti sociali (Francesco Montanari e Riccardo De Filippis) per appurare se i due strambi parenti siano in grado di accudire un bambino di otto anni. "Un Natale stupefacente" gode a tutto tondo della comicità intelligente ed umoristica di due personaggi, Lillo e Greg, ormai ben collaudati come coppia fissa nel mondo dello spettacolo italiano. Diretto da Volfango De Biasi, che ha curato anche la sceneggiatura insieme ad Alessandro Bencivenni, Gabriele Pignotta e Domenico Saverni, il film, tutto sommato, tra vari intrecci di accadimenti, riesce a distinguersi da altri deludenti cinepanettoni per un umorismo composto e divertente, nonostante la semplicità della sceneggiatura. Lo sfigato zio Remo, ex artista, uomo un po' fallito, lacerato dalla sua situazione sentimentale con Marisa, che ancora ama e che vuole a tutti i costi riconquistare, non potendosi permettere di pagare un affitto di casa, vive nella sua autofficina. Ma grazie all'improvviso ruolo di zio-tutore, si trasferisce nella bella casa di zio Oscar e darà una svolta alla propria inconsistente esistenza. Così è per l'ostinato cialtrone e single zio Oscar che scoprirà la magia dell'amore, quello vero, che, celato sotto le spoglie della bella Genny (un' Ambra Angiolini ben calata nel personaggio dell'intrigante "strappona" che convince per un infallibile carisma), lo conquisterà lentamente e quasi a sua insaputa. Nell'ovattato e luccicante periodo natalizio, sui cinepanettoni si punta per incassi vertiginosi, anche se ci troviamo a fruire di prodotti scarsi e inconsitenti. "Un Natale stupefacente" alza il trend, configurandosi come un film tutto sommato godibile, nonostante il ritmo non proprio congeniale ad una commedia, ma riuscendo, comunque, a regalare schiette risate, merito soprattutto del talento di attori come Lillo e Greg, caratteristi indiscussi di una comicità propria per stile e forma sui quali poggia l'intero prodotto.
(La recensione del film "
Un Natale stupefacente" è di
Rosalinda Gaudiano)
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