La recensione del film Dietro i candelabri

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UN NATALE AL SUD - RECENSIONE

Un Natale al Sud recensione
Recensione

di Ornella Petrucci
[Un Natale al Sud recensione] - Peccato! L'idea c'è, ma non rende, nonostante la presenza di bravi attori e il debutto sul grande schermo di Anna Tatangelo, la cantante che, dopo aver conquistato la platea tv di "Ballando con le stelle", rivela anche doti di interprete per il cinema. Il film mette a confronto gli amori reali con quelli virtuali, la generazione di ieri con quella di oggi. Fa dell'evento annuale dell'app per incontri "Cupido 2.0" il suo ring, e trasforma quello che un tempo erano le "nozze combinate" in "appuntamenti combinati". Sulla carta c'è tutto per un film comico sentimentale frizzante e innovativo, ma il risultato lascia molto a desiderare. Si ride poco, e non si empatizza con le storie d'amore. È come se restasse tutto in superficie. Eppure i caratteri sono lì, ma non hanno trovato il giusto demiurgo per essere plasmati a dovere (e la responsabilità non sembra da ascrivere a Federico Marsicano che debutta alla regia con questo film). Un esempio? La fashion blogger infatuata ed il web influencer complessato sono due figure ricche di spunti sociologici che avrebbero davvero potuto dare quella marcia in più, ma restano appiattiti dai cliché. E la simpatia degli attori che li interpretano, rispettivamente Anna Tatangelo e Paolo Conticini, non basta. Manca il supporto di una sceneggiatura capace di creare situazioni davvero comiche per far ridere, se questo era l'intento, e di un testo più profondo, se si volevano toccare le corde sentimentali. È stato Massimo Boldi, con alle spalle 40 anni di film di Natale (10 con Medusa), ad aver definito il film "comico sentimentale". Ma il risultato è che il film non fa né ridere né emozionare. Resta un'idea buona ma non realizzata come avrebbe potuto. Gli ingredienti c'erano tutti, ma forse non si sapeva bene che direzione dare, come il fatto che c'è la neve e c'è il sole senza un vero nesso, tranne il fatto di aver voluto girare nell'incantevole Polignano a Mare, ma rappresentare tutta l'Italia, com'è stato detto in conferenza stampa, "da Nord a Sud, da Est a Ovest". E anche nella costruzione del cast si è voluto pescare un po' ovunque, da attori comici come Biagio Izzo a giovani youtuber come Simone Paciello. Così qualcosa che vuole essere tutto, non è niente, e si affida alle solite sfilate di costumi e lingerie, oltre che alle "flatulenze" comiche di Enzo Salvi, che lasciano spiazzato il pubblico, perché l'attore ha le qualità per fare ben altro, e da spettatori ci si sente catapultati in un film di Pierino anni Ottanta. Ed è di quegli anni, 1986 con precisione, anche la citazione presente nel film relativa a "9 settimane e ½". Boldi? Resta un brand, solo un brand. Ed a proposito di brand, il film utilizza Gianluca Mech in carne ed ossa per fare "product placement"… (La recensione del film "Un Natale al Sud" è di Ornella Petrucci)
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