di R. Gaudiano
[
Tutti i ricordi di Claire recensione] - Claire Darling (Alice Taglioni-Catherine Deneuve), che vive a Verderonne nell'Oise, una mattina si sveglia nella sua bella casa ed è convinta di essere arrivata al capolinea della sua vita, sicura che quello sarà il suo ultimo giorno. Decide così di vendere tutti gli oggetti che arredano la sua casa, dalle lampade, alle collezioni di meravigliosi automi, ai mobili pregiati di famiglia, nonché i quadri d'autore che raffigurano molti dei suoi antenati. Il giardino della casa è grande e presto si riempie di persone interessate. C'è anche la rigattiera Martine (Laure Calamy), e nel frattempo sopraggiunge anche Marie (Chiara Mastroianni), la figlia che Claire non vede da vent'anni. Diretto da Julie Bertuccelli, "La dernière folie de Claire Draling", tratto dal romanzo di Lynda Rutledge, "Il romanzo dei ricordi" è una storia che cerca e trova nella memoria l'essenza della vita che giorno per giorno si riduce nel tempo della propria esistenza. Claire ha una casa bellissima, che straborda di oggetti preziosi, ma ancor più quegli oggetti rappresentano momenti di vita che legano gioie e dolori, sorrisi e sguardi, angosce e speranze. Ed è nella rappresentazione orchestrale di un mondo oggettistico che Julie Bertuccelli racconta la vita di Claire, affranta e dilaniata da colpe di un passato che si (ri)propone nudo e crudo proprio negli aliti sinistri della sua casa, dove orologi e automi d'epoca rievocano momenti indimenticabili. Marie, la figlia mai dimenticata, alla fine ricompone quel passato che appartiene ad un tempo volutamente spezzato. "Tutti i ricordi di Claire" affida all'importanza di oggetti personali e di famiglia, riflessi di una vita, emozioni indelebili che strutturano rapporti importanti e insostituibili, come quelli tra madre e figlia, stigmatizzando segreti, i non detti e l'intollerabilità di colpe che dilaniano la coscienza. I demoni di Claire vengono a galla, si riaffacciano inesorabili in ellissi temporali, come succede anche per sua figlia Marie o per la sua amica d'infanzia Martine, la rigattiera che si fa riconoscere da Claire, anche lei dopo tanti anni. Lo stile misurato, senza ricorsi ad artifici, pur utilizzando visioni oniriche, affida alla narrazione la palpabile verità della vita che sempre fa il suo implacabile corso in un tempo ed uno spazio, coordinate che determinano tutta l'esistenza. La fotografia di Irina Lubtchansky, coglie in tutta la sua nitidezza una soggettiva totale, straordinaria. Alla fine "Tutti i ricordi di Claire", ricompone il meraviglioso mondo favolistico di Claire, adorno di oggetti collezionati, nella melanconica realtà di una fine esistenziale, forse finalmente libera dai demoni del passato. La Bertuccelli ha voluto solo Catherine Deneuve per la parte di Claire, scelta impeccabile, vista l'intensità che l'attrice francese riesce a conferire al personaggio che interpreta.
(La recensione del film "
Tutti i ricordi di Claire" è di
Rosalinda Gaudiano)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
Tutti i ricordi di Claire":