La recensione del film Tutte le storie di Piera

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TUTTE LE STORIE DI PIERA - RECENSIONE

Tutte le storie di Piera recensione
Recensione

di Elisa Lorenzini
[Tutte le storie di Piera recensione] - Non c'è verbo più convincente del proprio, a volte. Nel caso del documentario di Peter Marcias su Piera Degli Esposti, è proprio così. Attrice potente e fragile al tempo stesso, punta di diamante del teatro d'avanguardia poi prestata al cinema d'autore, donna controversa e animata da passioni tanto forti quanto struggenti, la Degli Esposti pennellata da Marcias è un autoritratto a tutti gli effetti. L'unico veicolo della storia indagata con minuzia dal regista sardo è infatti la voce stessa dell'attrice: una presenza fantasmatica dal potere accentrante, che supplisce da se' alla scarsità delle immagini di repertorio (specie quelle della ribalta teatrale) e ad una certa schematicità del montaggio, che è connaturata al genere documentario e pertanto costituisce un limite relativo. Meccanica e prevedibile è la costruzione dell'opera, svolta, oltre che dalla voce della protagonista, attraverso le interviste ai molti nomi illustri che hanno costellato la vita di Piera. Dai fratelli Taviani a Marco Bellocchio, passando per Eduardo De Filippo (che ne lodò "o verbo nuovo"), Lina Wertmuller e Paolo Sorrentino, tante sono le voci e le personalità che supportano, con il peso della loro nomea, il già congruo carisma dell'attrice, facendone un'icona nel senso più puro del termine. Il rischio di un'impostazione fondata sulla rievocazione, che probabilmente Marcias sapeva di correre, è proprio l'insistenza agiografica, l'aura mitologica soffusa attorno alla complessità legittima e carnale di quella che è innanzitutto una donna e una professionista. Più lodevole, come forse più azzardato, sarebbe stato tentare un approccio romanzesco, inquadrando le ambivalenze, gli spigoli, gli antri e gli eccessi in una fiction che parafrasasse il vissuto dell'attrice senza ricalcarlo. Ma Tutte le storie di Piera rimane, al di là dell'inevitabile rigidità della struttura, un film evocativo e coinvolgente, che rende pieno omaggio alla bellezza concettuale dell'artista e a quella, assai più concreta, della donna. (La recensione del film "Tutte le storie di Piera" è di Elisa Lorenzini)
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