di R. Gaudiano
[
Tomorrowland recensione] - Gli effetti speciali dominano la scena sin dall'inizio in "Tomorrowland". Suoni, acrobazie, colori, mutazioni a vista, fughe rutilanti. La narrazione è così interamente subordinata all'attrazione di questa storia fantastica, favolistica. E' l'ultimo lavoro cinematografico di Brad Bird, vincitore di ben due Oscar, qui genio creativo di personaggi straordinari che giocano i loro ruoli affascinanti in un mondo luminoso ed apparentemente perfetto. Casey Newton (Brit Robertson), è un'adolescente molto intelligente ed amante della tecnologia scientifica. Ma ha anche il dono di essere una persona piena di entusiasmo tanto da cercare sempre soluzioni opportune per risolvere situazioni impossibili. Athena (Raffey Cassidy), una ragazzina androide proveniente da Tomorrowland, mondo immaginifico con grattacieli super tecnologici, treni volanti e ponti sospesi, sceglie Casey come persona adatta a salvare il mondo reale che rischia la distruzione a causa della negatività del genere umano. In quest'impresa viene coinvolto Frank Walker (George Clooney), scienziato super dotato, purtroppo cacciato da ben quarant'anni da Tomorrowland da David Nix (Hugh Laurie), anche lui scienziato ma con la folle ossessione del progresso, che obbliga Frank a far ritorno sulla terra. Casey può raggiungere Tomorrowland grazie ad una "spilla" che permette a chi è prescelto di varcare i confini del proprio mondo reale e piombare in una dimensione senza tempo e spazio. Athena e Frank in effetti si conoscono da tempo, da quel lontano 1964, anno in cui fu la stessa Athena a farlo approdare in quel mondo perfetto, regno di una dimensione futura. I tre "guerrieri" adoperandosi con tutte le proprie forze per un mondo migliore, li vediamo coinvolti in entusiasmanti scene d'azione, tra realtà e immaginazione, in una favola che conquista per l'audace e singolare scenografia. Ma, ahimè, la sceneggiatura penalizza non poco "Tomorrowland", per un racconto che, purtroppo, si contraddice ed alla fine si deturpa in un messaggio affatto credibile e che anzi confonde adolescenti a cui indubbiamente è più diretto. Se, infatti, il fine del film è proiettato verso quell'ottimismo costruttivo e fattivo che permette di lavorare per un "mondo migliore", questo dovrebbe essere il nostro mondo, e non quello fantastico di Tomorrowland. L'assurdo non manca. La sequenza della Tour Eiffel che si spacca per la partenza di una pseudo navicella spaziale costruita nel '900 da Edison, Eiffel, Tesla e Welles (i 4 scienziati che avendo fondato la fantomatica società segreta "Plus Ultra" avevano generato il mondo parallelo in cui si erano rifugiati), oltrepassa il credibile sconfinando nel risibile fantasioso. Tuttavia, nonostante le riserve, quest'opera ultima di un grande cineasta, abbaglia per la straordinaria scenografia ricca di quegli effetti speciali che fanno sconfinare lo spettatore in una beata e lodevole dimensione illusoria, garantendo in toto l'effetto cinema, caratteristica di un prodotto Walt Disney.
(La recensione del film "
Tomorrowland" è di
Rosalinda Gaudiano)
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