La recensione del film The Rolling Stones Crossfire Hurricane

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THE ROLLING STONES CROSSFIRE HURRICANE - RECENSIONE

The Rolling Stones Crossfire Hurricane recensione
Recensione

di Elisa Lorenzini
[The Rolling Stones Crossfire Hurricane recensione] - Kiarostami è un artista totale, capace di esprimersi attraverso mezzi e linguaggi diversi. E' un cineasta di culto, che ha cambiato il nostro modo di vedere il cinema ed anche il mondo. "Dov'è la casa del mio amico", "Il sapore della ciliegia", "Sotto gli ulivi", sono opere che dimostrano quanto questo regista iraniano abbia saputo ritagliare uno spazio efficace dal punto di vista estetico e significativo sotto il profilo tematico. "Qualcuno da amare" è la sua ultima opera cinematografica, girata a Tokio, in Giappone, con attori giapponesi. Akiko (Rin Takanashi) è una giovane studentessa universitaria e quando le capita accetta di fornire prestazioni sessuali come escort. Il suo protettore Hiroshi la obbliga ad un incontro con un vecchio professore di sociologia, il prof. Takashi Watanabe (Tadashi Okuno), persona tranquilla ma soprattutto sola. L'incontro tra Akiko ed il prof. Watanabe si risolve in un nulla di fatto sulla consumazione del sesso, anzi la ragazza si addormenta paciosamente. Esso costituirà invece l'inizio di una relazione funzionale solo a semplici confidenze che uniranno due solitudini nell'immensità di una Tokio che guarda in modo sfrenato al lontano ma intrigante Occidente. Il prof. Watanabe è vecchio, 80anni suonati. Akiko è giovanissima ed ha un fidanzato gelosissimo, Noriaki (Ryo Kase) che vuole sposarla per assoggettarla a lui in modo definitivo. L'abitacolo della macchina dell'anziano professore è il luogo prediletto da Kiarostami per sviscerare le più crude infelicità esistenziali dei protagonisti. D'altra parte, considerando i suoi precedenti film, pare che Kiarostami ami l'abitacolo macchina come luogo ideale per ogni manifestazione di confronto. Ed in macchina Akiko dorme, ha paura, si confida. In macchina Noriaki si dichiara a Watanabe, credendolo nonno di Akiko e manifesta tutto il suo sentimento autoritario e violento nei confronti della fidanzata. Ed è in macchina, che Watanabe cede al suo più accorato bisogno di vicinanza umana. "Qualcuno da amare" è un quadretto che incarna dolori e debolezze, paure e soprattutto inquietanti solitudini umane, che si rifugiano in un'alienazione di valori, pericolosamente condivisi anche dalle persone più sagge. Nonostante l'idea intrigante del rapporto tra l'esperienza senile di Watanabe e la giovanissima vita piena di contraddizioni di Akiko, il film non convince fino in fondo. Quest'ultimo Kiarostami tenta, ma non riesce a dimostrare pienamente l'idea centrale del plot narrativo che punta sulla debolezza umana lasciata sola e sconsolata, figlia di convulse frenesie metropolitane. Alla fine sfugge la coesione del senso del film, senso che quasi si perde per quella strada percorsa in macchina dal vecchio e pur saggio professor Watanabe. (La recensione del film "The Rolling Stones Crossfire Hurricane" è di Elisa Lorenzini)
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