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IERI OGGI E...

THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW di Jim Sharman

di Maria Giorgia Vitale
Scopo di questa rubrica è analizzare i grandi CAPOLAVORI del '900 e quindi di IERI. Contestualizzarli ad OGGI per capire se la prova del TEMPO li ha resi ETERNI o superati. Verranno presi in esame solo opere che all'epoca venivano considerati CAPOLAVORI per capire, analizzando il contenuto e la forma, gli aspetti che li hanno resi tali da essere, circoscritti al loro TEMPO per ovvi motivi sociali o, ETERNI anche OGGI e DOMANI.
Da uno sfondo nero si manifestano un paio di labbra color rosso fuoco che, sulle note di Science Fiction/Double Feature, introduce la trama del film. Tutto ruota intorno al Dr. Frank-N-Furter (Tim Curry), un travestito dalla dubbia etica sessuale e creatore di Rocky (Peter Hinwood), l'amante perfetto, ossia un biondissimo beota palestrato, capace di "alleviare la tensione". In seguito, un galante narratore, definito nei titoli iniziali "Il criminologo", conduce il pubblico «a fare uno strano viaggio». Illustra la vicenda raccontando di una coppia casta di fidanzati, Jenet Weiss (Susan Sarandon) e Brad Majors (Richard O'Brien) che finiscono nelle grinfie fameliche del dottore, il quale è circondato da eccentrici personaggi: Rif Raff (interpretato dallo stesso O'Brien) maggiordomo dal colorito cadaverico e da una pronunciata gobba, Magenta (Patricia Quinn) conturbante domestica, dalla riccia e folta chioma rossa, Columbia (Nell Campbell) groupie ed ex amante del dottore, e bizzarri invitati giunti appositamente per il "Convegno Annuale Transilvano". Questo film è divenuto un cult nel suo genere. In esso, tante sono le tematiche che hanno scandalizzato l'opinione pubblica, ma al tempo stesso, hanno attirato un pubblico di curiosi: sesso, violenza, sopraffazione, voyerismo, ambiguità, danza, musica rock e visioni oniriche. Tutto si racchiude in un'opera dark, proiettata in un teatro dell'assurdo. Il messaggio che emerge è chiaro, dalla messa in scena dei personaggi fino ai testi della colonna sonora. La trasgressione, incarnata dal grandioso Tim Curry, il quale si aggiudica l'etichetta di icona glam, calca la scena su tacchi vertiginosi, indossa (non più di tanto) guêpière, calze a rete nere, paillettes luccicanti e rossetto rosso. Questa pellicola non può rientrare in un unico genere perché contiene elementi che variano dall'horror alla commedia, dal documentario al b-movie, dal cabaret alla fantascienza. Inoltre, ci sono continui riferimenti cinematografici: l'antenna della RKO, che sovrasta il globo terrestre, è la celebre casa di produzione e distribuzione cinematografica statunitense, il castello ricorda quello di Dracula e Frankestein, i vari balli riportano alla mente le scene di Cabaret di Bob Fosse, sia per i lustrini, trucco e parrucco, che per la tematica erotica, infine, la creazione di Rocky rievoca Frankestein Junior. Dal punto di vista semiotico, è straripante di significati. Ricorre, svariate volte, l'immagine dell'American Gothic che simboleggia l'atteggiamento puritano vigente in determinate zone degli Stati Uniti. Non a caso, la coppietta casta proviene da Denton, cittadina dello stato del Texas che, secondo un cartellone pubblicitario, in una scena del film, risulta essere the home of happinness. Per riflesso contrario, si evidenzia una continua denuncia del falso perbenismo e della morale ipocrita; difatti Jenet e Brad, senza troppa riluttanza, vengono iniziati alla lussuria grazie alla grande persuasione messa in atto da Frank. Appare, più volte, una riproduzione della Gioconda di Leonardo: ciò, forse, a manifestare, provocatoriamente, la riproducibilità dell'arte la quale perde il suo valore cultuale e diviene kitsch. Infine, nella scena della piscina, si può vedere, sul fondo, La Creazione di Michelangelo che, nella fattispecie, potrebbe essere la trasfigurazione del dottore nel momento in cui crea il suo bambolotto erotico (di fatto, il dottore soffre di delirio di onnipotenza, si sente essere Dio nel momento in cui dà vita a Rocky). Cult è la colonna sonora, dal primo all'ultimo pezzo. E' un inno alla liberazione e alla fantasia, soprattutto in ambito erotico: non a caso in Time Warp ci sono continui riferimenti sessuali ("..ma è la spinta pelvica che ti fa proprio impazzire.."). Magistrale interpretazione e ottima presenza scenica di un Curry a suo agio nel cantare Sweet Transvestite, dove si presenta affermando di essere un "demonio d'amatore". Altra sorprendente interpretazione della Sarandon in Touch-A, Touch-A, Touch Me, la quale, in balia di eccitanti impulsi sconosciuti fino a quel momento, si lascia trasportare completamente dai sensi. Il vero show inizia quando quasi tutti i protagonisti, vestiti (travestiti) come Frank, si ritrovano su un palcoscenico e cantano Rose tint my world. Leggerezza a passi di danza introducono la star che, sulle note di Don't dream, be it, invita a darsi completamente al piacere assoluto e a "nuotare nelle acque calde dei peccati della carne". Non a caso si tuffa in una piscina insieme a Jenet, Brad, Rocky e Columbia. E in un abbraccio orgiastico, le parole che risuonano sono appunto: "non sognatelo, siatelo". Dall'atmosfera onirica si passa ad un rock'n'roll selvaggio che porta tutti nuovamente sul palco esibendosi in un balletto strepitoso e coinvolgente. I toni cambiano quando entrano in scena gli ex servi del dottore, Rif Raff e Magenta, in veste di dominatori, provenienti "dal pianeta Bisesso, della galassia Transilvania", che svelano la vera identità di Frank. Dietro la sua aria da cattivo, lussurioso e capriccioso, c'è in realtà un uomo solo che anela a tornare a casa, ma purtroppo non sarà possibile. The Rocky horror picture show risulta essere davvero un capolavoro nel suo genere. Lo era IERI, lo è OGGI e lo sarà DOMANI.

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