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The Neon Demon recensione] - Jesse (Elle Fanning) è una sedicenne orfana che decide di trasferirsi a Los Angeles per inseguire i suoi sogni. La giovane non sa cantare, recitare o ballare, ma ha una cosa che la distingue dalle altre: la bellezza. Arrivata in città, affitta una camera in un periferico motel gestito dal rude e scostante Hank (Keanu Reeves) e si farà aiutare da Dean (Karl Gusman), giovane fotografo conosciuto su internet, per riuscire a essere selezionata da una nota agenzia di modelle. Durante un servizio fotografico ad opera del ragazzo, Jesse conoscerà una truccatrice, Ruby (Jena Malone), e successivamente le sue due amiche Gigi e Sarah (Bella Heathcote e Abbey Lee) che la trascineranno immediatamente nel vorticoso e malato mondo della moda.
L'ossessione per la bellezza e l'aspetto fisico è tema centrale in tutto il film. Jesse è "una ragazza pericolosa" a causa della sua apparente purezza d'animo e della sua bellezza naturale, che non ha bisogno di ritocchi; lei emana un'aura positiva, che riesce a catturare l'attenzione di tutti coloro che le gravitano intorno, causando l'invidia delle altre modelle. Presto però, anche Jesse diventerà vittima del "neon demon", del "demone del neon", che attraverso la luce dei riflettori del mondo della moda, trasformerà la sua la natura innocente, in un essere spregevole alla ricerca della celebrità a tutti i costi e ossessionato dalla perfezione estetica.
Il fashion designer interpretato da Alessandro Nivola, pronuncia a riguardo, una frase che riassume benissimo questo concetto "La bellezza non è tutto. È l'unica cosa che conta".
Nicolas Winding Refn continua a stupire il pubblico, realizzando un film che riassume a pieno la sua poetica e la sua voglia di sovversione dei generi cinematografici: "un horror senza l'orrore" (anche se considerando le scene finali del film, quest'affermazione non è poi così veritiera).
Girato in ordine cronologico, come gli altri film del regista, possiede una cura minuziosa e quasi ossessiva del dettaglio: fotografia, scenografia, costumi sono curati alla perfezione. È un film che parla per immagini, potenti e affascinanti, che si fondono completamente con la musica di Cliff Martinez (già collaboratore di Refn in Drive e Solo Dio Perdona), ricordando una sorta di lungo videoclip musicale. La colonna sonora, basata principalmente sul sintetizzatore, ha "reso ancora più amara una parte del film", come dichiarato dallo stesso regista.
"The Neon Demon" o si ama o si odia, perché come affermato da Refn in conferenza stampa "io non faccio film, creo esperienze". È questa è sicuramente un'esperienza da provare e vedere.
(La recensione del film "
The Neon Demon" è di
Liliana Pistorio)
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