La recensione del film The Iceman
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THE ICEMAN - RECENSIONE
Recensione
di Liliana Pistorio
[The Iceman recensione] - Diretto dal regista israeliano Ariel Vromen ("Danika", "RX – Strade Senza Ritorno" e il corto "Jewel Of The Sahara"), "The Iceman" è la storia vera del famigerato criminale statunitense Richard Kuklinski (Michael Shannon). Uno dei più crudeli serial-killer di tutti i tempi, al servizio della mafia italo-americana ma anche lavoratore "freelance" per ben vent'anni. Si stima che abbia ucciso più di 100 persone con metodi decisamente fuori dal comune. Tutto questo conducendo una vita parallela e riuscendo a tenere all'oscuro di tutto la sua famiglia.
Polacco di origine e con un'infanzia violenta alle spalle (il padre non solo lo picchiava ma uccise anche il fratello maggiore e un altro fratello all'ergastolo per omicidio), il primo delitto lo compì alla tenera età di 13 anni.
L'incontro con la cattolica italo-americana Deborah Pellicotti (il vero nome era Barbara Pedrici, ed è interpretata dall'attrice due volte nominata agli oscar Winona Ryder) riuscirà a migliorare la sua vita, o meglio la cambierà solo apparentemente.
Doppiatore di film porno per conto della mafia, terrà sempre all'oscuro la moglie di questa sua occupazione. L'incontro con il boss Roy Demeo (Ray Liotta) dà una svolta negativa alla sua vita. Dopo averlo licenziato dal suo solito lavoro, gli propone di diventare un sicario di professione alle sue dipendenze, dando inizio alla sua spietata fama di "uomo di ghiaccio".
Kuklinski è interpretato da Michael Shannon, perfetto nella parte del temibile assassino. L'attore riesce a trasmettere allo spettatore quello stato d'inquietudine solo con il suo sguardo. La dicotomia del personaggio padre di famiglia/spietato serial-killer non poteva essere rappresentata in modo migliore.
Presentato alla 69° Mostra internazionale del cinema di Venezia, ma uscito in sala ben tre anni dopo, ricorda nella figura del protagonista il da poco uscito "John Wick", in cui Keanu Reeves interpreta un marito amorevole che si riscopre spietato sicario a seguito della morte della moglie.
Un film ben interpretato e con una buona regia che, come affermato dal protagonista, ha la forza di avere "un personaggio che intriga e di cui la gente vuole sapere di più".
(La recensione del film "The Iceman" è di Liliana Pistorio)
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