La recensione del film The Conjuring Il Caso Enfield

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THE CONJURING IL CASO ENFIELD - RECENSIONE

The Conjuring Il Caso Enfield recensione
Recensione

di M. Nottoli
[The Conjuring Il Caso Enfield recensione] - Tornano per la seconda volta Ed e Lorraine Warren, ancora interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga, ancora diretti da James Wan dopo L'evocazione – The conjuring del 2013. Possibile che ancora nessuno avesse pensato di realizzare una saga ispirata alle vicende delle celebre coppia paragnosta, realmente esistita (Lorraine è ancora viva), famosa al cinema soprattutto per il caso Amityville? A quanto pare no e James Wan, già padre di Saw, non si è lasciato sfuggire l'opportunità. Amityville lo si citava nel primo episodio e lo si cita ora ma poi la vicenda segue altri canali. Ne Il caso Enfield ci conduce fino in Inghilterra, a Londra, nel 1977, dove la famiglia Hodgson ha bisogno dell'aiuto dei Warren in quanto perseguitata dallo spettro sosia di Marilyn Manson. E' l'horror degli anni 10 del Duemila: possessioni, case infestate, presenze sovrannaturali, paura al grado zero di elaborazione, affidata a stratagemmi tecnici elementari. Persistono le domande di sempre: come si coniuga la fisica con la metafisica? Uno spirito può muovere gli oggetti solo attraverso un corpo? E allora perchè ad un certo punto fa volare i mobili? In caso contrario che bisogno ha di impossessarsi di una bambina? E perchè un fantasma prima di rivelarsi deve farsi annunciare da mezz'ora di scricchiolii e colpi sulla porta, prima di mostrarsi e scatenare il pandemonio? Incongruenze che anche stavolta sono destinate a rimanere insolute. Ciononostante, pur presentando tutti i difetti ascrivibili all' horror medio contemporaneo, un film di James Wan resta comunque un film superiore a quelli dei suoi tanti colleghi (pensiamo al recente the boy). Perchè è più interessato a realizzare un bel film piuttosto che un bel film horror, perchè per lui l'horror è sempre pretesto per raccontare (anche) qualcosa d'altro, l'occasione per ricostruire ed evocare, attraverso una messa in scena sontuosa e una raffinatissima cura dei dettagli, un'epoca, un luogo, una storia, dei caratteri, dei sentimenti. La sequenza sui titoli di coda, con le vere immagini e le vere registrazioni tratte dai documenti d'archivio, impressionanti per la fedeltà e il rigore filologico con cui sono state trasposte nella finzione, sono più che eloquenti per comprendere cosa davvero prema al regista. In questo senso The conjuring - Il caso Enfield è sì una storia di mostri ma è prima di tutto una storia di fede e di solidarietà, la storia di un amore pronto a sfidare la morte in nome di un bene più grande. Nel finale breve e attesa apparizione anche per Annabelle. (La recensione del film "The Conjuring Il Caso Enfield" è di Mirko Nottoli)
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