La recensione del film The Amazing Spider-Man 2

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THE AMAZING SPIDER-MAN 2 - RECENSIONE

The Amazing Spider-Man 2 recensione
Recensione

di D. Di Benedetti
[The Amazing Spider-Man 2 recensione] - Siamo una generazione oramai abituata ai reboot: dopo il Batman di Christopher Nolan abbiamo visto il nuovo Superman di Zack Snyder, e tra poco vedremo in sala un nuovo Godzilla, diretto da Gareth Edwards. Il "reboot" di Spider-Man, dopo la famosa trilogia di Sam Raimi, ha fatto la sua prima comparsa sugli schermi cinematografici nel 2012, diretto dal regista di "(500) giorni insieme", Marc Webb, il quale aveva confezionato un film che, nel complesso, appariva piuttosto debole, o comunque non all'altezza della prima trilogia col giovane (e indimenticabile) Tobey Maguire nei panni di Peter Parker. Il secondo capitolo della nuova saga dedicata all'Uomo Ragno riprende la storia da dove l'avevamo lasciata in "The Amazing Spider-Man", con Peter (Andrew Garfield) ormai a proprio agio nei panni dell'impavido supereroe, innamorato della bella Gwen Stacy (Emma Stone), dalla quale però è costretto a separarsi a seguito della promessa fatta al padre di lei. Quando un nuovo terribile mostro di nome Electro (Jamie Foxx) fa la sua comparsa a New York, il giovane deve fare i conti con un potere davvero fuori dal comune e, come se non bastasse, ad affrontare contemporaneamente un nuovo e inaspettato nemico: Green Goblin, che altri non è se non il suo amico d'infanzia Harry Osborne (Dane DeHaan), figlio di Norman, proprietario della Oscorp Corporation. Il secondo capitolo della saga firmata da Marc Webb si concede certo un respiro più ampio rispetto al capitolo precedente, concentrando l'attenzione sulla storia d'amore tra Peter e Gwen e recuperando l'atmosfera originale del fumetto ("Amazing Spider-Man", per l'appunto), proseguendo perciò sulla linea, già tracciata col primo capitolo, del distacco nei confronti del vecchio personaggio impersonato da Tobey Maguire e (ri)disegnando un Uomo Ragno più giovane, sfrontato e, se vogliamo, problematico. Un giovane supereroe che, questa volta, fa molto di più i conti col suo passato: il prequel del film è infatti tutto dedicato alla scomparsa dei genitori di Peter e allo sviluppo di un misterioso programma, chiamato Roosevelt, nel quale Richard Parker è misteriosamente coinvolto. "The Amazing Spider-Man 2" vede protagonisti, inoltre, addirittura tre "villains": ai due già citati (Electro e Goblin) si aggiunge il terrorista russo Rhino (Paul Giamatti), non trattato debitamente all'interno di questo capitolo e probabilmente ripreso nel prossimo (nel quale, forse, vedremo anche Venom). Il tutto è affidato a un mix spettacolare di azione ed effetti speciali in CGI e a un 3D valorizzato a dovere solo nelle scene in cui il supereroe rosso e blu si lancia dagli altissimi grattacieli di New York. Ma non bastano mirabolanti effetti visivi e concitate scene d'azione a rendere buono un film d'intrattenimento: il punto debole della pellicola di Webb sta proprio nella sceneggiatura, che dimentica (forse volutamente) di apportare il giusto smalto ai dialoghi, affidandosi così a una serie troppo numerosa di "spiegoni" che non fanno altro che appiattire la trama nel suo complesso. Il risultato è quindi un prodotto dalla qualità visiva e registica ottima ma con un corpo esile, che non riesce a comunicare a dovere proprio ciò che, a detta del regista, è il tema principale del film: il tempo e il suo inesorabile fluire. (La recensione del film "The Amazing Spider-Man 2" è di David Di Benedetti)
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