La recensione del film Star Wars Gli ultimi Jedi

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

STAR WARS GLI ULTIMI JEDI - RECENSIONE

Star Wars Gli ultimi Jedi recensione
Recensione

di M. Nottoli
[Star Wars Gli ultimi Jedi recensione] - Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana. Le note del celebre tema di John Williams che risuonano e si riparte. Episodio VIII. Come se il 1977 fosse ieri. C'era grande entusiasmo e grande attesa intorno a questo Gli ultimi Jedi, che Il Risveglio della forza ci aveva lasciato con l'acquolina in bocca. Eppure, va rilevato, qualcosa nella taratura del meccanismo non funziona. Le prime due ore di stallo quasi totale, come dimostrano i due scenari entro cui, in parallelo, si muove la storia: da un lato la flotta dell'Impero e quella della resistenza che si fronteggiano, si osservano in attesa di agire, una sorta di guerra di logoramento, snervante sia per loro che per noi. Dall'altro la nostra eroina Rey alle prese col convincere Luke Skywalker, così tanto bramato e rincorso, a farle da maestro, azione di persuasione lunga e reiterata che alla fine non dà i frutti sperati. Stallo anche lì. Poi accade che allo scadere del minuto 120, quando già si pensa che il film stia prendendo la via per il commiato, il film comincia. Dura circa mezz'ora nella quale succede tutto quanto non è successo nelle due ore precedenti. Nelle due ore precedenti infatti, se accade qualcosa, è qualcosa di puramente accessorio, una divagazione fine a se stessa, realizzata, pare, solo per dare un senso allo spettacolo del cinema ma ininfluente nell'economia della trama, vedi la rocambolesca fuga di Finn alla ricerca dei fantomatici codici per disattivare il localizzatore in possesso dell'Impero che impedisce di fatto alla resistenza di scappare (da lì lo stallo), digressione tutta interna alla storia che torna al punto di partenza con un nulla di fatto. Di certo la sostituzione alla regia di J.J. Abrams, rimasto sul ponte di comando come produttore esecutivo, in favore di un Rian Johnson purchessia, non aiuta. Quest'ultimo infatti fa tacere le trombe dell'epica e della mitopoiesi che con Abrams, al contrario, suonavano fortissimo per assestarsi su un mood che ammicca di più ad un gusto ludico e infantile, presente in verità in tutta la saga di Star Wars, che si concretizza in una miriade di creature stucchevoli ad infarcire la narrazione. Solo nell'ultima mezz'ora possiamo finalmente fremere, esaltarci, esultare, commuoverci. E rivedere Luke in azione. Ce n'è voluta ma ne è valsa la pena. Fortunatamente è già stato annunciato che per il gran finale la cabina di regia tornerà nelle mani di J.J. . Torneranno Rey e Finn, tornerà Oscar Isaac ci auguriamo con un ruolo di maggior peso, tornerà Kylo Ren che, come già scritto, si mangia in spietatezza Darth Vader in un boccone, merito di un Adam Driver che con la maschera è bravo ma senza è molto meglio. Quello che non tornerà sarà sicuramente la principessa Leia, vittima di un destino cinico e baro che non le ha dato nemmeno il tempo di riassaporare il piacere di rinascere. In loving memory of our princess Carrie Fisher e in sala esplode l'applauso. Perché le icone non si discutono, si acclamano. (La recensione del film "Star Wars Gli ultimi Jedi" è di Mirko Nottoli)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "Star Wars Gli ultimi Jedi":




Torna ai contenuti | Torna al menu