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Spider-Man Far from home recensione] - Primo film dopo Avengers endgame, Spider man – Far from home cerca di riaprire le danze. La prima domanda infatti è la seguente: ma non avevamo detto che la saga era finita? No, non è finita per niente. E' finita una stagione ma si sa, morta una stagione se ne fa un'altra. Per cui ecco 8 mesi dopo l'apocalisse scampata dagli Avengers, il pianeta Terra è andato avanti e con esso Peter Parker, alle prese con la scomparsa di Tony Stark, l'infatuazione per MJ, le telefonate insistenti di Nick Fury, il dilemma, quando un nuovo nemico spunta fuori dal nulla, se salvare il mondo o andare in gita con la classe. Gran ritmo, battute a raffica, effetti speciali, ottima scrittura capace di farti infuriare durante il primo tempo per poi farti ricredere all'inizio del secondo con un colpo di reni che rimette tutto in gioco. La seconda domanda infatti, che è anche la ragione primaria di qualsiasi recensione, è: quindi, questo Spider man – far from home, com'è? E' bello? La risposta è: boh. Sì, con ogni probabilità è bello ma ce ne frega ancora qualcosa? Dopo tutto quello che abbiamo visto, cosa rimane ancora da dire, su Iron man, su Fury, sugli Avengers, sui supereroi, sul tesseract, sulle gemme dell'universo ecc...ecc... che possa destare ancora interesse? Probabilmente è una mera questione di tempo. E' indubbio che Endgame ha rappresentato un apice, di aspettativa, di attesa, di partecipazione emotiva, di tensione drammatica. E' stato come una scarica di adrenalina dopo la quale è fisiologica una sorta di assuefazione, un effetto anestetizzante. E' come se subito dopo aver raggiunto la vetta di una montagna ti tocca ridiscendere e scalarne un'altra. Magari la vista di là è ancora migliore ma in quel momento proprio non ne hai voglia, sei già contento così. Per cui: Boh. Ragionando un po' più approfonditamente ci rendiamo conto in seconda battuta di un difetto congenito che riguarda il personaggio, o meglio il contesto in cui lo si fa muovere, difetto da cui non si può tornare indietro perchè troppo avanti ci si è spinti. Perchè un conto è far scontrare Spider man con Green Goblin e Dottor Octopus ma in uno scenario di guerre intergalattiche, nel quale esseri sovrumani disintegrano un pianeta con uno starnuto o aprono varchi spazio-temporali con uno schiocco di dita, uno come spider man, che rimane uno dei supereroi più celebri e più amati e quindi imprescindibile ma il cui potere è limitato ad arrampicarsi su muri e sprizzare tela dai polsi, cosa ci sta a dire? Domanda desinata a cadere nel vuoto se è vero che negli USA, Spider man – Far from home, ha stabilito il record d'incassi nel primo giorno di programmazione.
(La recensione del film "
Spider-Man Far from home" è di
Mirko Nottoli)
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