La recensione del film Silenzi e Parole

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SILENZI E PAROLE - RECENSIONE

Silenzi e Parole recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Silenzi e Parole recensione] - Cagliari e due realtà parallele e molto distanti, vissute entrambe nel credo di una socialità da rispettare e rendere partecipativa. La Quaresima dei Frati Cappuccini di un convento cagliaritano, e la Queeresima dell'Associazione Arc, abbreviazione di arcobaleno, che si batte per l'affermazione dei diritti GLBT. Peter Marcias, regista sardo, che ama raccontare la contemporaneità nelle sue più sotterranee sfumature, ritorna nel suo ruolo straordinario di documentarista con "Silenzi e parole". Il silenzio dei conventi, la laboriosità e l'impegno spirituale dei padri cappuccini durante il periodo quaresimale, momento che tutta la cristianità dedica alla misericordia, al perdono e all'aiuto verso il bisognoso, il povero. Le parole, strumenti di rottura di quei silenzi meschini e bugiardi, dei volontari dell'ARC, associazione culturale nata a Cagliari nel 2002 e che si adopera durante la Queeresima, con incontri settimanali, a sostenere e promuovere i diritti civili delle persone omosessuali e transgender. I frati cappuccini, seguiti da una moltitudine di fedeli, vivono il momento importante della Quaresima nella condivisione del dono d'amore divino. L'associazione Arc, democratica e antirazzista, media l'importanza del riconoscimento di ogni soggetto "diverso" attraverso un dialogo pacifico, ma propositivo. Peter Marcias scrive così "Silenzi e Parole", con un'originalità stilistica che mette in evidenza soprattutto l'importanza dell'intensità del rapporto umano, dell'esserci per proporre e risolvere, per rendere visibile il sommerso e abbattere ogni forma d'ipocrisia nel riconoscimento di una pari dignità. Marcias si riafferma, come in molti suoi documentari (Ma la Spagna non era cattolica?), documentarista d'autore capace di creare uno strumento utile di realtà sociale. Il montaggio di Andrea Lotta scrive con coerenza il parallelismo dialettico delle due realtà in sinergia con la regia, conferendo al lavoro tratti di sorprendente poeticità narrativa. (La recensione del film "Silenzi e Parole" è di Rosalinda Gaudiano)
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