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Se sposti un posto a tavola recensione] - Cosa succede se l'amante della sposa, dopo aver fatto cadere i segnaposto di uno dei tavoli degli invitati, li rimette a posto nell'ordine sbagliato? Succede che si assiste a una copia scialba di Sliding Doors, visto che la dicitura orgogliosamente riportata sulla locandina ribadisce il concetto. Meglio sorvolare sulla traduzione italiana, su cui abbiamo seri dubbi anche come operazione di marketing. Manca pure il cameo di Johnny Dorelli...
Il tema del film è infatti riassumibile nella formula: what if? Cosa sarebbe successo se le circostanze fossero state altre? Il problema di Se sposti un posto a tavola è che quasi tutto si riduce a degli scambi di coppie. Alcune situazioni sono divertenti, certo, ma si ha la sensazione che sia più una sequela di gag che una sceneggiatura pensata per far ridere nella sua interezza, nei rapporti tra i personaggi, magari in degli equivoci che durino più a lungo. Un dettaglio non trascurabile, poi, è nella ripetitività inevitabile di alcune scene o microsequenze, seppure siano cambiate le premesse e potrebbero cambiare le conseguenze. Nessun morto e nessun ferito, comunque: fin dal trailer potremmo scommettere su un lieto fine e su qualche risata, magari maliziosa. Ad ogni modo, si potrebbe condurre un esperimento di visione: togliere l'audio, o ascoltarne l'originale francese senza sottotitoli. Il film risulterebbe comunque comprensibile, e lo diciamo per esperienza diretta. Un piccolo merito dentro un letto di medietà.
(La recensione del film "
Se sposti un posto a tavola" è di
Paolo Ottomano)
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