La recensione di Sarebbe stato facile

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

SAREBBE STATO FACILE - RECENSIONE

Sarebbe stato facile recensione
Recensione

di Rosalinda Gaudiano
[Sarebbe stato facile recensione] - Spesso si dice: l'amore è l'amore e non ha confini, etero o omosessuale che sia, ed è solo la forza del sentimento che conta, che orchestra le vite di tutti gli innamorati. Su questo non ci piove ma, purtroppo, non sempre la faccenda è così lineare. Quando l'amore è omosessuale allora le cose si complicano, e non poco. Vuoi per questioni di falsa moralità, vuoi per concezioni ataviche legate alla religione e ad una educazione chiusa e bigotta, vuoi per una mancanza di percezione culturale, l'amore omosessuale è meglio non dichiararlo apertamente. E' bene che, ancor oggi, lo si custodisca tra le quattro mura domestiche. Luigi (Graziano Salvadori) e Marco (Niki Giustini) si amano e fanno coppia ormai da dieci anni. Anche Antonella (Katia Beni) e Mara (Beatrice Maestrini) sia amano e fanno coppia fissa da alcuni anni. Queste coppie di omosessuali sono amici per la pelle e condividono goliardicamente momenti di serena compagnia. Hanno però desideri e speranze a dir poco impossibili: vogliono sposarsi ed avere anche dei figli in adozione. La soluzione? Inventarsi dei veri matrimoni etero, raggirando una società rigida e retrograda, irreggimentata in schemi culturali intoccabili. "Sarebbe stato facile", opera prima di regia e sceneggiatura per Graziano Salvadori, affronta il delicatissimo tema delle coppie omosessuali e le problematiche che queste coppie si trovano a vivere, in primis la scelta di fare o non fare outing. Il film inizia con un salto temporale nel 2040 per poi ripercorrere con un flashback tutte le tappe del racconto fino ai giorni nostri. L'idea di fondo è audace ed intrigante. Affrontare una tematica così complessa come "la famiglia omosessuale" raccontando il tutto come un bisogno soffocato, represso nelle nostre dinamiche sociali, è lodevole per l'incipiente Graziano Salvadori. Peccato che "Sarebbe stato facile" è un film che non raggiunge obiettivi sufficienti per essere nel complesso considerato un prodotto riuscito. Il film soffre per una recitazione a tratti ingessata e non comunicativa, una sceneggiatura monca, che non riesce nella caratterizzazione dei personaggi e delle loro azioni, nella giusta descrizione degli ambienti, penalizzando non poco anche i dialoghi. Il film così non assume una forma. Gioca e si struttura su una comicità maldestra, argomentando temi delicati che alla fine raggiungono lo spettatore come messaggio mal costruito, eccentrico ed ambiguo, perché alla fine dei conti il conflitto, le difficoltà che incontrano le coppie omosessuali in "Sarebbe stato facile" non si caricano di quella giusta messa in gioco che alimenta un confronto vincente per la lotta ed il rispetto dei propri diritti. (La recensione del film "Sarebbe stato facile" è di Rosalinda Gaudiano)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "Sarebbe stato facile":




Torna ai contenuti | Torna al menu