La recensione del film Roma Golpe Capitale

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ROMA GOLPE CAPITALE - RECENSIONE

Golpe a Roma recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Roma Golpe Capitale recensione] - Con il 64% dei voti, il 12 giugno 2013, Ignazio Marino divenne il 18° sindaco della Capitale d'Italia. Dopo 871 giorni, termina la sua carica di primo cittadino della Capitale rassegnando le proprie dimissioni, a causa di accuse che nel processo di I grado furono ritenute infondate. Roma, città eterna, con i suoi sette colli, le sue bellezze millenarie, ma purtroppo con mille stagioni di malaffare mai terminato. Francesco Cordio, regista di "Roma Golpe Capitale", con uno stile documentaristico, ripercorre l'esperienza politica dell'allora primo cittadino di Roma Capitale, Ignazio Marino. E' un racconto fatto per gradi. Dalla situazione attuale del prof. Marino rientrato a Philadelphia, Cordio viaggia a ritroso e ripercorre l'iter burrascoso di quest'uomo tutto sommato onesto, forse troppo, che alla fine non è sceso a compromessi mentre cercava di mettere ordine in organismi comunali da sistemare, come la Polizia Urbana, l'ATAC, la Nettezza Urbana. In particolar modo fu attaccato su più fronti sul suo progetto che riguardava la costruzione del Villaggio Olimpico. Marino, una volta sindaco, era sostenuto da un entusiasmo disarmante. Credeva in ciò che faceva ed il suo operato era finalizzato a rimettere in sesto la Capitale. Senza dubbio ha commesso degli errori, ha valutato con ingenuità i suoi interlocutori e, in particolar modo, non ha curato tutto il sistema della comunicazione, fondamentale per illustrare ai cittadini la positività del suo operato. Un marziano, così si può definire il sindaco Ignazio Marino. Cordio in "Roma Golpe Capitale" racconta tutto questo e ciò che non è stato detto in quei mesi concitati della candidatura di Ignazio Marino, uomo attaccato e denigrato senza alcun pudore. Marino non è un politico di professione. E' un chirurgo di levatura internazionale, che comunque nel suo ruolo di Sindaco ha operato con onestà e passione ed ha compiuto scelte innovative e coraggiose, forse anche troppo coraggiose. Le testimonianze del magistrato Giancarlo Caselli, di Giovanni Caudo, ex assessore all'urbanistica del Comune di Roma, di Francesca Danese assessore tecnico alle allora politiche sociali e abitative, di Roberto Tricarico capo gabinetto del Sindaco Marino, di Federica Angeli, giornalista impegnata sul fronte di Mafia Capitale, minacciata e costretta a vivere sotto scorta e di altri personaggi come Massimiliano Tonelli, fondatore del blog "Roma fa schifo", e Francesco Luna giornalista e blogger, sono illuminanti sui perché e per come Marino abbia alla fine abbandonato il suo ruolo di Sindaco della Capitale e come dice nel film lo stesso Caselli, sia stato buttato letteralmente a mare dal suo stesso partito, generando un suicidio politico. Contro di lui fu indetta una vera e propria campagna di ridicolizzazione. Cordio, da sempre impegnato su vicende di un'Italia sofferente compie un' interessante panoramica su un personaggio, un periodo, un fatto politico e sociale che ha messo in subbuglio Roma, città che soffre di problemi scottanti, come il debito pubblico, problemi generati da anni di cattivi governi, ma anche, purtroppo, da cittadini miopi e scorretti. Oggi la Corte di Appello ha ritenuto di rovesciare la sentenza assolutoria di I Grado infliggendo ad Ignazio Marino una condanna a due anni. (La recensione del film "Roma Golpe Capitale" è di Rosalinda Gaudiano)
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