La recensione del film Roma di Alfonso Cuaron

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Trama

ROMA di Alfonso Cuaron

Cafè Society Recensione
Città del Messico, anni '70. Siamo nel quartiere residenziale medio borghese della città messicana, Roma. Sono anni duri in cui il Mexico è soggiogato da spinte nazionaliste, una politica terzomondista, con violente repressioni e proteste popolari. Sullo schermo appare il cancello di una casa borghese sulla cui soglia c'è Cleo, la domestica-tata indigena. Nella casa vivono ben sette persone, quattro bambini, mamma, papà, la nonna ed un cane, famiglia numerosa che Cleo accudisce senza sosta dalla mattina alla sera.
Idea Centrale
"Roma" è uno straordinario spaccato nostalgico che il regista cileno Alfonso Cuaròn attinge dalla sua fanciullezza, una trasposizione vera e proprio di un momento della sua vita in cui coesistono la casa paterna, la figura memorabile della domestica, i fratelli, i genitori ed il contesto fatiscente che circondava il quartiere dove abitava.
Analisi
Cuaròn scrive e dirige cinema d'autore, un'opera girata con un deciso bianco e nero, con inquadrature ordinate e pulite, la recitazione chiara e precisa, mettendo in scena la vita di un'intera famiglia, le sue genuine dinamiche, un mondo con un'umanità a tratti anche confusa e incerta, davanti al quale la mdp del cineasta rimane attenta ad osservare, cercando di capire ciò che accade alle persone della casa. E' Cleo la protagonista indiscussa, caratterizzata con una dolcezza sottomessa da Yalitza Aparicio, la domestica che elargisce tenerezza e affetto sincero, la donna che si trova ad affrontare un fatto personale inestricabile, una gravidanza inattesa, indesiderata.
Note e curiosità
"Roma" ha vinto: Leone d'oro alla 75a Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, 3 premi Oscar 2019 ad Alfonso Cuaròn per la miglior regia, la fotografia e miglior film straniero. (di Rosalinda Gaudiano).


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