La recensione del film Riso amaro di Giuseppe De Santis

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Trama

RISO AMARO di Giuseppe De Santis

Riso amaro Recensione
Ambientato fra le risaie della pianura padana del primo dopoguerra, narra la storia d'amore fra la giovane e bella mondina Silvana (Mangano) e Walter (Gassman), un piccolo delinquente cinico e senza scrupoli. Questo la convince ad allagare le risaie per rubare il raccolto appena stivato nei magazzini. Walter muore in maniera cruenta mentre la ragazza, delusa e disperata, si uccide gettandosi dalla torre della fattoria.
Idea Centrale
Il conflitto fra la cultura dell'Italia contadina, ancora intrisa di miti agrari e di riti arcaici e quella dell'Italia americanizzata, che si apre a stento la strada verso la modernità.
Analisi
Grande affresco corale di ambientazione popolare, cerca di esprimere contenuti progressisti legati alle contraddizioni ed alle lotte sociali nell'Italia del dopoguerra. Spettacolo e coscienza civile sono fusi con rara maestria in un racconto di ampio respiro che può stare alla pari con i grandi affreschi epici del cinema americano. Indimenticabile la Mangano, mondina dalla mente esaltata dai fumetti, provocante, indolente, rigogliosa e sessualmente aggressiva che condensa sullo schermo il simbolo di una rinnovata femminilità.
Note e curiosità
II film è stato girato da De Santis ad appena trentadue anni. (Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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