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Riddick recensione] - Esattamente dopo otto anni dal film "The chronicles of Riddick", sequel di "Pitch Black", David Twohy continua la storia fantascientifica dell'atletico ed immortale eroe, Riddick (epico Vin Diesel), una macchina umana che non si arrende davanti a niente, pronto a programmare senza mezzi termini la sua vendetta. Il nostro eroe riprende i sensi su un pianeta desolato, senza alcun segno di umanità. Ferito e confuso, presto si troverà a fare i conti con esseri alieni feroci e famelici che abitano questo primordiale ecosistema. Riddick è famoso oltre che per il suo coraggio e la sua forza ineguagliabile, anche per una cospicua taglia messa sulla sua testa, consegnato vivo o morto. Ed è così che prima di far rientro al suo pianeta natale Furya per salvarlo dalla distruzione, Riddick affronterà micidiali cacciatori di taglie in scontri cruenti e adrenalinici. David Twohy, regista e sceneggiatore di tutti i capitoli della saga fantascientifica iniziata nel 2000 con Pitch Black, resta saldo sul racconto furbesco dell'eroe che sprigiona un fascino accattivante, che si barcamena tra il primordiale e l'eccellente tecnologia futurista, il tutto inserito in un universo che non ha più confini, percorribile con potenti astronavi, a bordo delle quali volano uomini armati fino ai denti. La scossa adrenalinica che inchioda lo spettatore alla sedia è la lotta per l'impossibile sopravvivenza dell'eroe Riddick con esseri alieni che sembrano non lasciare alcuna possibilità di difesa. Eppure la sottigliezza del racconto sta nell'aver saputo rendere possibile la vittoria dell'eroe, senza minimamente eccedere in ridicole e frustranti soluzioni. Le vittorie del leggendario uomo alla fine appaiono sempre coerenti ed anche accettabili. "Riddick" gioca molto sulle capacità risolutive dell'eroe, punta infatti sui fatti che avvengono più o meno nello stesso luogo, buio e claustrofobico, dove il conflitto a tutti i livelli assume le più affascinanti caratterizzazioni. Un gioco tra forze sbilanciate, in cui i contendenti possono essere umani o alieni o persino forze della stessa natura. Un gioco rappresentato da un apprezzabilissimo lavoro visivo, realizzato al computer, con un'ottima scelta cromatica che rende molto bene l'ambientazione oscura, l'ignoto che annichilisce, ostile e minaccioso. Forse questo "Riddick" non è proprio un prodotto innovativo, ma ha, a suo lodevole vantaggio, una scrittura ben equilibrata della storia, un ottimo uso del digitale e la indiscutibile recitazione di Vin Diesel, che rende alla perfezione l'uomo rude ma dotato della giusta sensibilità emozionale .
(la recensione del film
Riddick è di
Rosalinda Gaudiano)
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