[
recensione War Horse] - Joey è un
war horse, un cavallo da guerra, sebbene quando il fattore Ted Narracott lo compra, soprattutto per ripicca nei confronti del padrone della terra che lavora e in cui vive, nessuno gli farebbe tirare nemmeno un carretto. Il figlio Albert, però, se ne innamora non appena lo vede e lotta sia con sua madre Rose, che con suo padre per tenerlo e domarlo: gli insegna pazientemente a obbedire agli ordini e a rispondere ai suoi stimoli, rendendolo un esemplare affettuoso e disciplinato, ma soprattutto gli trasmette la sua forza di volontà. Finchè un giorno Joey, con grande sorpresa di tutto il villaggio e del signor Lyons, padrone della terra, trascina l'aratro come imbizzarrito lungo una valle scoscesa e sotto un'acquazzone, battezzandosi come cavallo capace di qualsiasi impresa.
War Horse è candidato a 6 premi Oscar, ma l'entusiasmo che si è generato attorno al film sembra eccessivo rispetto a quello che effettivamente offre. È pur vero che non è facile adattare al cinema una storia narrata dal punto di vista di un cavallo, ma il nome di Steven Spielberg ha forse caricato di aspettative e sopravvalutazioni un film carino, una storia per ragazzi un po' melensa che non riesce a coinvolgere un pubblico più ampio, come tutti i romanzi per ragazzi universali. Tecnicamente ammirevole, soprattutto nell'addestramento dell'animale, come se si volesse compensare una certa superficialità con un alto budget, il film sarebbe commovente se Joey non si comportasse ogni volta nel modo più ovvio, e soprattutto con tratti troppo esplicitamente umani: un giudizio soggettivo, certo, ma sembra che dietro la volontà del cavallo ci sia una sorta di telecomando su cui ogni volta è schiacciato un tasto, è decisa una situazione predefinita in cui l'animale deve immedesimarsi. Vedere tutto questo dal vivo può essere commovente sul serio, ma in sala rischia di sembrare finto, esagerato. Come se Joey fosse una marionetta programmata per eseguire azioni stucchevoli, puntare sulla lacrima facile per portare al cinema bambini con genitori al seguito, loro malgrado.
(La recensione del film "
War Horse" è di
Paolo Ottomano)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento o la tua recensione del film "
War Horse" qui di seguito