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FILM > RECENSIONI

TOWER HEIST
Recensione

recensione di M. Nottoli
Ben Stiller, Eddie Murphy, Matthew Broderick, Micheal Pena, Casey Affleck e la Gabourey Sidibe di Precious. Sono questi i componenti della raffazzonata banda Brancaleone messa insieme per rubare venti milioni di dollari dal super attico del loro ex datore di lavoro accusato di frode fiscale, Alan Alda, in cima ad un grattacielo nel bel mezzo di New York. Brett Ratner, regista discontinuo, giusto per usare un eufemismo (avremmo potuto scrive pessimo), azzecca finalmente il film buono, film dotato di una sceneggiatura ottimamente congegnata, piena di ritmo, di dialoghi brillanti, metà commedia dalle gag esilaranti, metà vero e proprio heist movie con tanto di piano studiato nel dettaglio e finale avvincente e adrenalinico come un action. Sullo sfondo, ma neanche tanto, l'attualità più stringente: la crisi finanziaria, le proteste di Wall Street, il dramma di tanti onesti lavoratori che si vedono derubati dei risparmi di una vita da manager multimiliardari avidi e senza scrupoli. Ed è qui, nella parte forse più delicata, che Tower Heist sa farsi sentimentale, sa entrare in empatia con i personaggi e col pubblico, sa indignarsi e inorgoglirsi, regalando a questi minuscoli davide che non si arrendono ad abbassare la testa di fronte ai prepotenti Golia, un insperato quanto meritato riscatto, il tutto senza mai dimenticare la propria vocazione votata all' enterteiment. A dimostrazione che si può ridere di gusto anche in maniera intelligente, che la risata non preclude la riflessione, che la commedia può essere tale anche toccando temi importanti. Quando i nostri eroi si riuniscono intorno alla cassaforte per esercitarsi ad aprirla è impossibile non pensare a I soliti ignoti. Quando l'automobile sportiva rischia di cadere di sotto dall'ultimo piano del grattacielo è impossibile non ricordarsi di Una pazza giornata di vacanza dove nei panni dell'indimenticato Ferris Bueller c'era lo stesso Matthew Broderick svariati chili fa. Magnifici tutti gli interpreti: magnifico Ben Stiller, risoluto capobanda paladino dei più deboli, magnifico Eddie Murphy, utilizzato con troppa parsimonia, magnifico anche il ritrovato Alan Alda, ma la nostra menzione speciale va a proprio a lui, ad un Matthew Broderick anch'egli ritrovato, irresistibile nel ruolo del pavido e imbolsito operatore bancario che alla disperazione reagisce con un imprevisto scatto d'orgoglio. Tea Leoni, New York, Columbus Circle, il giorno del ringraziamento, la parata di Macy's con i palloni giganti che volano nel cielo, completano la già riuscita opera. (recensione di Mirko Nottoli)




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