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TO ROME WITH LOVE - RECENSIONE
To Rome with Love recensione
Recensione

recensione di F. Casella
[recensione To Rome with Love] - Nonostante l'enorme successo di Midnight in Paris – con Oscar al seguito – Woody Allen torna al cinema con To Rome with love col quale è riuscito a ricreare una storia completamente diversa, sia per tono che per impostazione da quella che aveva raccontato nella capitale francese. Una storia riuscitissima e per niente scontata che prende in giro le manie degli italiani, icone quasi "esotiche" – a detta dello stesso Allen – che il regista reinterpreta e mai svilisce ma piuttosto utilizza in maniera sottile per celebrare quello che il Bel Paese notoriamente sa far meglio: far ridere. La storia ci mette in contatto con un architetto americano (Alec Baldwin) che, tornando a Roma come turista e incontrando Jack (Jesse Eisenberg) che si innamora di Monica (Ellen Page) migliore amica della sua fidanzata Sally (Greta Gerwig), rivive la sua giovinezza. Nello stesso periodo, il regista in pensione Jerry (Woody Allen) arriva a Roma con moglie strizzacervelli al seguito (Judy Davis) per conoscere il fidanzato (Flavio Parenti) della figlia (Alison Pill). Jerry resterà sorpreso dal padre di Michelangelo, Giancarlo (il famoso tenore Fabio Armiliato) non solo per il suo mestiere di imprenditore di pompe funebri ma anche e soprattutto per le sue qualità canore. Dall'altra parte c'è il borghesotto Leopoldo Pisanello (Roberto Benigni) che avrebbe voglia di parlare delle sue idee ma nessuno lo ascolta; vive la sua vita da anonimo impiegato.. finchè un giorno, inspiegabilmente, viene inseguito da giornalisti che vogliono sapere tutto – ma proprio tutto – della sua vita. Nel frattempo Antonio (Alessandro Tiberi) è arrivato dalla provincia a Roma con la neo-sposina Milly (Alessandra Mastronardi) per far fortuna tramite alcuni parenti. A causa di alcuni imprevisti la coppia viene separata per un giorno e Antonio finisce per passare la giornata con una prostituta (Penélope Cruz) mentre Milly è corteggiata da un famoso attore del cinema Luca Salta (Antonio Albanese). Quattro storie completamente diverse che non si incontrano mai e s'intrecciano solo tramite un equilibrato montaggio. Quattro storie come tante, come quelle che si potrebbero scrivere su una cartolina da spedire a un amico. Un po' forzata la parte iniziale, con la presentazione dei personaggi che subito dopo si trasformano in esecutori straordinari di alcune delle battute più divertenti mai sentite al cinema. Sarebbe troppo semplice dire che To Rome with Love è un film sugli stereotipi dell'Italia e degli italiani. Troppo semplice dire che i personaggi della filmografia alleniana son quasi sempre gli stessi: l'intellettuale nevrotico e incompreso, la prostituta, l'attrice che non riesce a consolidare i suoi rapporti amorosi, il consigliere immaginario, lo strizzacervelli e così via. Di fatto, però, Woody Allen riesce a non scadere nella classica macchietta che piace tanto agli americani usando proprio i suoi personaggi più riusciti contaminandoli con la sua verve sottile e con questa comicità tutta all'italiana che lui non ha mai nascosto di amare da sempre. Ispirato inconsciamente Felliniano, tutt'e quattro gli episodi giocano tantissimo con lo stile del regista di Rimini che soleva inserire elementi quotidiani sul palcoscenico ed elementi tipicamente finti, da pantomina nella realtà: la maestria sta proprio nel dare credibilità a elementi surreali convincendo lo spettatore a non chiedersi "perché" ma semplicemente a farsi travolgere da alcuni dei momenti più esilaranti e geniali di tutto il film – se non proprio di tutta la storia del cinema. Ed è per questo che To Rome with Love non è solo "un film sull'Italia" ma una commedia spensierata che maschera i grandi problemi della società di oggi. Poi c'è Roma che, oltre a essere cornice di questo 'Decamerone', diventa icona estetizzata, non solo sfondo ma soprattutto protagonista tramite i suoi attori che danno vita a una delle metropoli più carismatiche e monumentali esistenti: pochi i luoghi noti, tantissimi invece i vicoli esplorati e ricercati così come le musiche che rispecchiano appieno quelle che sono le corde di Allen. (La recensione del film "To Rome with Love" è di Francesca Casella)
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