THE TOMORROW SERIES:
IL DOMANI CHE VERRA'
Recensione
recensione di E. Lorenzini
L'adolescenza, si sa, è materia duttile per i narratori. Romanzieri o registi che siano, artisti con una dose minima di fantasia riescono a sfornare prodotti discreti contando su una riserva inesauribile di scoperte, di cambiamenti e di prime volte. Lo scrittore australiano John Marsden, che ha costruito la sua fortuna sulla serie di romanzi per ragazzi "Tomorrow", sembra aver capito bene questa semplice verità. E' proprio da uno dei capitoli della saga che il regista Stuart Beattie ha tratto "Il domani che verrà": cronistoria di un viaggio catartico che spinge otto adolescenti oltre le soglie dell'età adulta, regalando loro un ultimo scampolo di spensieratezza e il primo, vero confronto con la materia dura della vita. L'impresa che vede protagonisti la diciassettenne Ellie e i suoi amici, da semplice escursione in un luogo leggendario, diventa l'ultima concessione a un immaginario infantile che cerca l'evasione e l'azzeramento della realtà. Per poi volgersi in scoperta improvvisa e violenta del proprio coraggio e della propria forza, quando un'invasione armata sconvolge la tranquilla routine del paesino costiero in cui vivono i ragazzi, obbligandoli a tornare dal loro locus amoenus per sfidare e vincere il misterioso nemico che ha preso in ostaggio i loro cari. Fuori da echi politici discutibili, purgata da possibili letture sociologiche che indurrebbero a vedere anche qui i fantasmi del terrorismo e della guerra globale, l'avventura di Ellie e compagni resta un semplice, miliare passaggio della linea d'ombra: il test per accedere alla pienezza scomoda ma appagante dell'essere adulti Modellato su alcuni dei più gettonati stereotipi delle teen-stories anni '80, deviando di poco dalle cacce al tesoro e dai viaggi on the road che hanno reso cult pellicole come "I Goonies" e "Stand by me", "Il domani che verrà" si ferma a quello che è: un racconto per ragazzi scritto con tanta carica visionaria da indurre lo stesso Marsden, mentre lo inventava, a immaginare un possibile adattamento cinematografico; un romanzo (e un film) fiducioso e moralistico che incensa la capacità dell'uomo di mettersi alla prova e superarsi.
(recensione di Elisa Lorenzini)