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THE AVENGERS - RECENSIONE

Recensione

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the avengers recensione

[recensione The Avengers] - Il cinema non resta mai a corto di pretesti per parlare di supereroi. E a ragion veduta: in un panorama dissestato da crisi economiche, inflazioni tematiche e deficit creativi, un bell'action movie tratto da un fumetto Marvel e corretto al 3d è comodo e sicuro come un'autostrada. Se poi caliamo questa ansia di blindare i botteghini nel più immaginifico e megalomane dei Paesi, da sempre vittima consapevole e artefice sopraffino dei sogni più audaci, il risultato non può essere deludente. "The Avengers", ancora una volta ispirato a un originale cartaceo, sembrerebbe l'ennesima declinazione della galassia mutante inventata dalla "Casa delle Idee": Ironman, Thor, Hulk, Capitan American e Vedova Nera, chiamati all'appello dal direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury, fanno fronte comune contro il temibile Loki, sceso sulla Terra per agguantare il cubo magico Tesseract e schiavizzare il pianeta. Trama trita e volti già visti (tutti tranne Mark Ruffalo, al suo debutto nel genere comics in sostituzione dell'ex Hulk Edward Norton). Eppure, quelli che sulla carta sono nei abnormi e soluzioni take away, nella resa scenica firmata dal papà di Buffy – l'Ammazzavampiri, Joss Whedon, sono pedane di lancio verso uno spettacolo sontuoso, divertente e ben ritmato. Specialista delle azioni corali, attento alle sottigliezze dei dialoghi e dotato di una verve comica che infonde a tutti i suoi personaggi e con cui sdrammatizza gli eccessi pseudo tragici del fantasy, Whedon supervisiona un kolossal che, pur avendo l'obiettività un po' ottusa del genere, assorbe l'imprinting del suo autore e ne lascia, a tratti, intravedere la firma. Cucire assieme i talenti e le idiosincrasie di tanti divi di Hollywood (evitare prevaricazioni e smorzare ansie da primadonna non era impresa facile. Whedon, però, sciacqua i nomi famosi nel balsamo alienante del fumetto, dissolve le identità dietro i costumi e le pelli posticce, irrora tutto con un bel po' di battute salaci e personalizza l'ennesimo comics movie destinato a restare anonimo. Ben fatto! (La recensione del film "The Avengers" è di Elisa Lorenzini)
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