OLTRE IL MARE - RECENSIONE
Recensione
recensione di E. Lorenzini
Capita, a volte, di dover scremare un film dopo averlo visto, alla ricerca di qualcosa (qualsiasi cosa) che lo giustifichi in quanto prodotto cinematografico. Il compito è particolarmente arduo nei casi in cui il suddetto prodotto non abbia quasi niente di cinematografico. "Oltre il mare", primo lungometraggio del giovane (1977) Cesare Fragnelli, è di questa triste partita. Vada per la scelta, anche se trita e scoraggiante, del leitmotiv vacanza goliardica tra ventenni. Vada per il cast poco più che non professionistico, composto di faccette pulite e ahimè assai poco espressive. Vada pure, in extremis, per un'ambientazione tutta nostrana e carente di fantasia (per meritarsi di essere filmata, una vacanza estiva dovrebbe traslocare laddove sia lecito aspettarsi qualcosa di più esotico di tre turiste italo-inglesi). Non va per niente, però, la tecnica narrativa arruffona e improvvisata: la piattezza pressoché uniforme delle scene, il montaggio sincopato e non sempre logico, la banalità deprimente dei dialoghi, l'esilità dei caratteri e del loro intreccio. Persino un film affatto ambizioso e leggerissimo come "Notte prima degli esami", se confrontato con questa sfocata fotografia di una generazione in cerca d'autore, diventa pregevole. A cominciare dal titolo, che vorrebbe suggerire ma non sviluppa una ricerca di sé e dei propri ideali che vada oltre l'episodio formativo della vacanza (ma una vacanza, a vent'anni, quanto può essere formativa?), il film di Fragnelli si impantana in un guano di luoghi comuni e di tipi umani prefabbricati, annaspa nei momenti in cui aspira alla serietà, stenta nelle soluzioni comiche, affoga nel tentativo di mescolare agli amorazzi cornificanti del gruppo punte drammatiche gratuite e non argomentate.
Si salva dal naufragio la prova divertente e ben riuscita di Paolo Sassanelli, nel ruolo del padre burbero e fieramente tradizionalista di uno dei protagonisti. Il resto è da archiviare, senza strepito e senza rammarico.
(recensione di Elisa Lorenzini)