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MUD LOUNGES - RECENSIONE
Mud Lounges recensione
Recensione

recensione di R. Gaudiano
[recensione Mud Lounges] - La guerra. La guerra e gli uomini che la… combattono. Soldati sradicati dagli affetti più cari, dalla propria famiglia, la propria casa. La guerra è una brutta cosa! "Mud Lounges" (salotto di fango), è un cortometraggio di Fabio Cento e parla appunto della guerra. Pasquale (Anthony Circiello) e Salvatore (Pierre Lucat), sono in trincea e approfittano di un momento di calma per rilassarsi in un dialogo amico. I due commilitoni si lasciano prendere da riflessioni intime e nel dialogo del confronto Pasquale, che è un artista, promette che dipingerà un paio d'ali, come simbolo di libertà, Salvatore sogna una grande casa, la sua famiglia, la sua piccola Sofia. Sono le emozioni positive, più forti e più grandi dell'orrore della guerra a dare ai due uomini la forza di una speranza concreta. Fabio Cento in 15 minuti, ben articolati nei dialoghi dei due personaggi e dalla voce fuori campo, commento esterno, soggettività che con autorità scandisce le pagine delle sequenze, dirige questo corto con una scrittura filmica convincente. Un insieme di sguardi, di gesti, espressioni verbali si coniugano con l'utilizzo sapiente della fisiognomica: occhi, mani insanguinate, gambe mozzate, che parlano il muto eloquente linguaggio del corpo… perché il corpo lacerato racchiude lo spirito dell'uomo carico di speranza nella vita. Coerente e ben strutturato "Mud Lounges" riesce molto bene a rendere esplicita l'idea di fondo che ha ispirato il regista, che si basa su una storia realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale. Nella contrapposizione audace tra realtà bellica- sentimenti ed emozioni umane, Cento coglie il significato profondo della speranza legata alla disperazione, sentimento che si concretizza in un dipinto dai colori cromatici intensi e significativi. Infine, il messaggio finale media un sentimento autentico, la tristezza in un ricordo lontano che ha lasciato una traccia indelebile, pur nella conquistata libertà. (La recensione del film "Mud Lounges" è di Rosalinda Gaudiano)
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