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MARILYN
Marilyn recensione
Recensione

marilyn recensione
[recensione Marilyn] Basato sui diari di Colin Clark, documentarista e sceneggiatore, con i quali nel 1995 ottenne fama mondiale, Marilyn è un film sicuramente patinato, del resto la protagonista femminile è Marilyn Monroe, ma al contempo connotato da una profondità straordinaria. Il ventitreenne Colin Clark (Eddie Redmayne), convinto di voler lavorare nel cinema, riesce a trovare un posto come assistente di produzione presso la Lawrence Olivier Productions, che proprio in quei giorni sta per iniziare le riprese de Il principe e la ballerina, interpretato da Lawrence Olivier (Kenneth Branagh) e dalla divina Miss Monroe (Michelle Williams). Marilyn, all'epoca sposata con lo scrittore più osannato d'America, Arthur Miller, attraversa una crisi non solo coniugale, ma anche una profonda crisi personale, che la porta a non avere né stima, né fiducia in se stessa. Olivier la mette a disagio sul set: lui è ormai un attore della vecchia guardia, che si ritrova davanti un'icona dal talento innato. Gli unici a spronare Marilyn sono la collega Sybil (Judy Dench) e Colin, che finisce per invaghirsi di Marilyn, stroncando sul nascere la sua storia con Lucy (Emma Watson). Marilyn regalerà al giovane una settimana di emozioni irripetibili, molto profonde, che gli faranno capire che cosa significa amare una donna con tutte le sue ansie e debolezze. Simon Curtis porta in scena un divismo raffinato, che a dispetto della fotografia patinata, sconfina nei sentimenti e stati d'animo più profondi, rappresentati in maniera inaspettata e molto naturale da Michelle Williams. Chiaramente trovare un'attrice che avesse una fisionomia molto simile a quella della diva, sarebbe stato impossibile, ma quello che il regista ha trovato è stata un'interprete in grado di studiare talmente bene la parte, da restituire perfettamente la memoria di Marilyn. Insomma, mettete da parte i pregiudizi e fatevi rapire dall'interpretazione di Michelle. Questo è un piccolo film, che diventa grande quando mostra la sensuale mangiauomini Marilyn, distruggersi a causa dei problemi con Arthur Miller e delle sue insicurezze. L'aspetto patinato va a farsi benedire, quello che rimane sono le emozioni profonde che questa donna ha vissuto, come succede ogni giorno ad ogni altra donna. Di quella settimana a Clark rimarrà sempre nel cuore e nella mente il ricordo di un amore bramato così tanto, da capirne il senso universale. Curtis ha quindi distrutto la parte del mito e grazie al grande aiuto della splendida Williams, è riuscito a mostrarci la natura complicata di Norma Jeane Baker, in arte Marilyn. (La recensione del film Marilyn è di Francesca Tiberi)
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