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FILM > RECENSIONI

MA COME FA A FAR TUTTO?
Recensione

recensione di E. Lorenzini
E' sempre lei. Un po' invecchiata, questo sì: girotondi di rughe intorno al naso e alla bocca, il capello un po' meno fluente, espressioni più tirate. Ma Carrie di Sex and The City, anche fuori dal suo fiabesco guardaroba a muro, anche senza un paio di vertiginose Manolo Blahnik e l'immancabile trio di amiche del cuore, rimane una signora fascinosa, portatrice fiera di naso e di charme. In questo banalissimo ma divertente "Ma come fa a far tutto?", copia video del romanzo best seller di Allison Pearson, Sarah Jessica Parker è una frizzante mamma in carriera, alle prese con l'eterno dilemma del post-femminismo sulla (in)conciliabilità di ufficio e vita domestica. Due figli, un marito in cerca di sé, vacanze obbligate dai suoceri e un lavoro che si suppone ben pagato ma ha il neo del nomadismo: dura la vita di una consulente finanziaria ai tempi della parità dei sessi! Quello che urta di una commedia in gonnella col giusto ritmo e una dose sopportabile di ironia al caramello, non è la mancanza di originalità della trama, né la sceneggiatura tristemente retorica. E' qualcosa di più profondo, verrebbe da dire morale: qualcosa che ha a che fare con la legittimità di una coppia yuppie con villa, tata e fuoristrada di lamentarsi del proprio (impegnativo) benessere. Sorridendo alle gaffe della smorfiosa mammina con lo sputo di pancake sul colletto della giacca griffata, viene da chiedersi quanta ammirazione è giusto esprimere per il suo "riuscire a far tutto". Poca? Nulla? Che dire allora delle tante, presumibili mamme ultra lavoratrici di una classe appena un po' meno upper di quella protagonista del film di Douglas McGrath? Che dire del loro sudare dietro scarso compenso per nutrire, accudire e perché no anche viziare figli molto meno provvisti di sale giochi, faraoniche feste di compleanno e nonne iperattive? Se alla vistosa, lasciva e fashionissima Carrie abbiamo perdonato di buon cuore le spese folli, i viaggi in business class e lo champagne a colazione, di questa capricciosa, civettuola ed egocentrica super mamma di Boston ci da fastidio un po' tutto: la sua goffaggine ostentata, il suo entusiasmo isterico, il suo mammismo stucchevole e tardivo. Altro che "come fa a far tutto?". Sarebbe più giusto chiederle "perché non dovrebbe farlo?". (recensione di Elisa Lorenzini)




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