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recensione Lorax] - Lorax è una specie di gattone arancione con due baffoni gialli ed è il guardiano della foresta ma non chiedeteci il perché. Non chiedeteci perché sia il guardiano né cosa faccia per essere il guardiano. Non l'abbiamo capito. Dai creatori di Cattivissimo me, tratto da un racconto di Dr Seuss, lo stesso de Il Grinch e de Il gatto col Cappello, The Lorax si pone come una favola a sfondo ecologista, dalla morale ineccepibile (proteggiamo gli alberi e la natura!), ma espressa sotto forma di metafora sempliciotta e superficiale che piacerà forse ai più piccoli, a cui il libro effettivamente si rivolge, ma poco a quelli che i dieci anni li hanno già superati, curatissima esteticamente, originale nei tratti e spumeggiante nelle animazioni, in 3d ovviamente, ma grossolanamente zappata via nei contenuti. In un futuro più o meno lontano, in una classica città anti-utopica, tutto è artificiale, tutto è sintetico, tutto è prodotto industrialmente, non cresce nemmeno un filo d'erba e anche l'aria, divenuta irrespirabile perché uno sfigato con la chitarra in cerca di fortuna, per ricavare un immaginario tessuto (ma è il pile?), ha pensato bene di abbattere tutti gli alberi esistenti, è depurata, condizionata e venduta porta a porta da un buffo ometto multimiliardario (ma è berlusconi?). Futuro apocalittico ma allora perché tutti sembrano così felici? Se a parte un bimbo verde radioattivo felice anch'egli del suo colorito fluorescente, degli alberi non se ne sente la mancanza, perché magari, che ne sappiamo, si è riusciti a creare dei succedanei paradossalmente migliori (non sporcano, non seccano, non muoiono!), che motivo c'è di prendersi a cuore il destino degli alberi a priori? Il fatto è che in The Lorax, al di là dei sacrosanti propositi e della bontà degli intenti, non c'è dramma, non c'è pericolo, non c'è tensione. Fin dai titoli di testa è un proliferare continuo di canzoncine, balletti, animaletti, occhioni, colori squillanti, orsacchiotti, vocine, cip cip e ciop ciop. Nessun disgraziato, nessun indigente, nessuno che sembra avvertire il benché minimo stato di malessere, di tragedia, di situazione precaria. Anzi, stanno tutti bene. C'è un cattivo che non fa paura a nessuno anzi che tutti sbertucciano, un altro cattivo che cattivo non è ma solo fesso, un ragazzino inconsapevole che si trasforma in eroe inconsapevole per amore di una ragazza anch'essa abbastanza inconsapevole. E poi c'è Lorax la cui funzione francamente ci sfugge. Insomma, 'sti alberi, ma non si possono ripiantare?!? Voci di Danny De Vito (anche in italiano!), Zac Efron, Taylor Swift, Ed Helms. Presentato al Future Film Festival di Bologna 2012, in occasione della giornata mondiale della Terra, ed è per certo la cosa migliore fatta da Lorax. Petizione conclusiva: la nonna che fa snowboard ha rotto le palle!
(La recensione del film "
Lorax" è di
Mirko Nottoli)
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