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FILM > RECENSIONI

LO SCHIACCIANOCI IN 3D
Recensione

recensione di F. Tiberi
La favola tradizionale de Lo Schiaccianoci subisce, con Andrei Konchalovsky, un rifacimento classico, ma l'unica cosa che differenzia questo ennesimo adattamento da quelli precedenti è l'uso della tecnologia 3D tanto amata dai più piccini. Proprio per questo Lo Schiaccianoci 3D si pone fra gli eventi cinematografici del Natale 2011, partendo però svantaggiato rispetto ad altri film d'animazione in 3D, di cui sentiremo parlare nelle prossime settimane. Mary (Elle Fanning) è una bambina dell'alta borghesia viennese, ha nove anni e il suo Natale rischia di scorrere monotono come sempre. Quando arriva lo zio Albert (Nathan Lane), la situazione muta improvvisamente, perché Mary riceve in regalo uno schiaccianoci magico. La notte della vigilia di Natale, lo Schiaccianoci si anima e trascina Mary in un turbinio di avventure, in cui vedrà animarsi tutti i suoi giocattoli. La dolce bambina si renderà presto conto che il regno meraviglioso dei giocattoli è minacciato dal perfido Re Topo (John Turturro) e da sua madre (Frances de la Tour). Lo Schiaccianoci sarà preso in ostaggio dal Re Topo e Mary, insieme ai suoi nuovi amici, dovrà svelare il segreto del Re per salvare lo Schiaccianoci. L'adattamento di Konchalovsky ha il difetto di non rispettare l'anima profonda della favola, che ispirò addirittura il compositore Cajkovskij nella creazione della musica per uno dei balletti più famosi e magici al mondo. La recitazione è alternata a momenti di musical, divertenti per i bambini, ma terribili per gli adulti, che si ritrovano costretti ad assistere allo scempio subito dalla musica del grande compositore russo. Un po' esagerata, ma interessante è invece la rappresentazione in chiave hitleriana del regno dei topi, in cui gli scagnozzi del Re Topo sono vestiti come gli agenti delle SS. Lo scontro fra i topi e i giocattoli, paragonati agli ebrei nel periodo del Terzo Reich sembra un po' una burla ed non è chiaro fino a che punto possa rappresentare un insegnamento per i bambini. (recensione di Francesca Tiberi)




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