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KUNG FU PANDA 2
Recensione
di Amedeo Scalese
Alla fine di Kung Fu Panda avevamo lasciato Po assurto al ruolo di Guerriero dragone, al termine di un percorso che gli aveva permesso di realizzare, contro ogni aspettativa, il sogno della sua vita. In questo secondo capitolo il golosissimo panda dovrà fare i conti contro una minaccia più grande del pur fortissimo Tai Lung: sembra infatti che il terribile Shen e le sue armi distruttive siano una minaccia non solo per Po, ma per il kung fu stesso. Con Kung Fu Panda 2 la produzione ha deciso di affidarsi alla esordiente alla regia Jennifer Yuh Nelson, che nel primo episodio ricopriva molteplici ruoli tra cui direttore delle scene oniriche. Conferme invece per tutti i doppiatori, dal vulcanico Jack Black (Po) ad Angelina Jolie (Tigre), passando per Jackie Chan (Scimmia), con l’aggiunta di un mostro sacro come Gary Oldman nei panni del malefico pavone Shen. Non è facile sfornare un sequel all’altezza dopo un trionfo planetario, ma la Dreamworks, nonostante la pressione di dover bissare il successo del fortunato esordio, ha centrato l'obiettivo. Fortunatamente il film non gioca sulle stesse tematiche del suo predecessore, anzi innova, cerca di innalzarsi su livelli più alti. Non è un caso che nella prima parte non si rida così tanto. Il tema della ricerca delle proprie origini, spesso abusato, qui è rappresentato in maniera onesta e delicata nonostante fosse chiaro sin dal primo film che un'oca difficilmente avrebbe potuto generare un panda! L'azione si gioca quindi sull'alternanza tra la minaccia esterna di Lord Shen e l'impellenza per Po di terminare questa sua personalissima indagine, fino allo snodo finale, quando se ne vedranno davvero delle belle. Le sequenze dei flashback di Po sono magistrali (e in 2D), ma dal punto di vista tecnico non si può fare nessun appunto, nonostante chi scrive non sia proprio un sostenitore del cinema in tre dimensioni. Gli sceneggiatori hanno potuto lavorare più a fondo sui Cinque Cicloni, caratterizzandoli

anche in maniera più che sufficiente, considerato che probabilmente ognuno di questi personaggi potrebbe tranquillamente avere uno spin-off. Le sequenze di combattimento sono spettacolari e corali: ora che Po padroneggia l'arte del combattimento è davvero divertente vederlo guerreggiare assieme ai colleghi. Un ritmo non sempre incalzante e qualche battuta un po' scontata non bastano ad inficiare la pellicola nel suo complesso: sarà un piacere per i grandi accompagnare i più piccini a vedere Kung Fu Panda 2. Una piacevole conferma per un franchise che, come il finale lascia intuire, non finirà qui.


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