Stiano attenti lorsignori: Gina Carano è in città. Agente segreto specializzato, la migliore se si tratta di missioni impossibili, affascinante come e più di una top model, la sua Mallory Kane non è solo la protagonista dell'ultimo film di Steven Soderbergh, ma anche un ripensamento iconografico del corpo femminile. Mallory corre, sfida, aggredisce con una violenza magistrale stranamente incline all'eleganza: una sorta di declinazione femminea del superomismo da fumetto che tanto piace a Hollywood. E' per questo, ne siamo certi, che il film di Soderbergh trionferà sulle sue stesse imperfezioni e arriverà al pubblico: perché il papà dei vari Ocean's e della combattiva Erin Brockovich ha coniato un altro status symbol a metà tra la cronaca veristica e il glamour di plastica, una donna ammirabile sia per la sua (reale) prestanza e abilità fisica che per la spettacolarità esagerata delle sue azioni. Poco importa, vista la capacità di Soderbergh di eroicizzare i suoi personaggi inventando per loro storie da sogno (o da incubo, vedi il recente "Contagion"), che "Knockout" pecchi sia sul piano tecnico-registico che su quello narrativo, arrancando nel montaggio, balbettando nel ritmo e scialacquando la sua riserva di luoghi comuni da film-scazzottata già nella prima mezz'ora. Poco importa perché alla fine, filtrata da tutte le (giuste) critiche all'architettura fatiscente e alle ingenuità da neofita dell'action movie, la pellicola di Soderbergh ha una sua personale dignità. Data in gran parte dalla presenza scenica della protagonista Carano, vera campionessa di Muay Thai e di Arti Marziali Miste, che riesce nell'impresa non facile di svicolare Mallory Kane dal paragone con Lara Croft e dotarla di una sua anima di donna ferita e tradita, che sconta l'invidia e il timore per le proprie doti. Ma il regista che ha sbancato con le rapine scanzonate di Clooney e soci, ricordiamolo, è anche il regista di "Traffic": un autore che ha fatto dell'irregolarità strutturale, dell'aritmia e dello smembramento temporale suoi punti di forza, vere e proprie dichiarazioni di stile. Confermate, in buona parte, anche in questa inedita prova da cultore dell'azione pura.
(La recensione del film "
Knockout" è di
Elisa Lorenzini)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento o la tua recensione del film "
Knockout" qui di seguito