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JOHN CARTER - RECENSIONE
John Carter recensione
Recensione

john carter recensione
John Carter è un soldato della guerra civile, che dopo la fine della guerra si trova senza soldi e senza un lavoro, visto che i soldi confederati non hanno più valore visto che il sud ha perso la guerra. Lui e un suo compagno vanno in Arizona per cercare una miniera d'oro, ma dopo che l'amico viene ucciso dagli indiani si rifugia in una caverna vicina. La caverna spaventa gli indiani che sono al suo inseguimento e quando Carter emerge dalla caverna ha una esperienza extra corporea, quando guarda il suo corpo disteso al suolo. Carter guarda Marte nel cielo e gli sembra di esserne attratto. L'uomo viene teletrasportato sul pianeta per diventare Marte il dio della guerra e si ritrova nudo su Marte, dove continua ad inciampare a causa della gravità più bassa. Stordito e incapace di dare una spiegazione a ciò che gli è capitato, trova un pianeta abitato dai Thark? , giganti verdi alti 12 metri che prima lo fanno prigioniero e dopo lo esaltano, per le sue straordinarie abilità di guerriero. Finito prigioniero delle creature aliene, Carter riesce a scappare per salvare la principessa Dejah Thoris, prendendo parte ad una Guerra tra clan che potrebbe avere ripercussioni sull'intero Universo conosciuto. Andrew Stanton è uno dei "pezzi grossi" della Pixar: ha diretto Alla ricerca di Nemo e Wall-e e per entrambi questi film ha vinto un Premio Oscar. John Carter, oltre a essere uno dei suoi libri d'infanzia preferiti, è diventato anche il film che gli ha concesso di passare al live action. La storia è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Edgar Rice Burroughs, papà di Tarzan: libro trasformato più di una volta in fumetto e che ha ispirato non solo George Lucas per le sue Guerre Stellari ma anche James Cameron per il suo Avatar. E non è, dunque, un caso che il film, soprattutto nella sua prima parte, ricordi tremendamente i due film citati e in parte anche Prince of Persia, per le ambientazioni desertiche e bruciate dal sole. Un prologo western, fortemente voluto dalla Pixar, dunque il salto su Marte, alieni di 2 metri con quattro braccia (due dei quali interpretati da Willem Dafoe e Samantha Morton), combattimenti tra popoli in guerra tra loro, una lotta col destino: tanti elementi da epica ma che tutto sommato vengono racconti nel film come una sorta di carrellata disordinata e confusa. Sin dall'inizio, infatti, lo spettatore non viene minimamente invogliato né tantomeno coinvolto dalla storia e da tutti questi personaggi dei quali si accenna una "biografia" ma non si concede nemmeno un sentimento. John Carter, nonostante i 250/300 milioni di dollari stimati per la realizzazione, può vantare senz'altro degli effetti speciali straordinari, un 3D mozzafiato esaltato da scenografie spettacolari e da ambientazioni più che realistiche, nonostante il carattere epico-fantascientifico, ma la sua pecca si trova proprio nella storia che a tratti diventa quasi soporifera e nei suoi attori costretti a interpretare personaggi del tutto privi del carisma necessario a convincere uno spettatore a seguirli nel corso delle loro avventure. (La recensione del film "John Carter" è di Francesca Casella)
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